I ricercatori dell’Università di Helsinki, in Finlandia, e la École Polytechnique Fédérale di Losanna, in Svizzera, hanno dimostrato che la vitamina B3, in forma di nicotinamide riboside, può rallentare la progressione della malattia mitocondriale, suggerendo il suo potenziale come un nuovo approccio di terapia alla malattia mitocondriale del muscolo, di insorgenza in età adulta.
Una collaborazione internazionale tra l’Università di Helsinki e l’ Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne ha riferito oggi, sulla rivista Embo Molecular Medicine, che la forma di vitamina B3, nicotinamide riboside, può rallentare la progressione della malattia mitocondriale, suggerendo il suo potenziale come un nuovo approccio di terapia per malattie muscolari mitocondriali di insorgenza adulta.
I mitocondri di tutte le cellule del nostro corpo, generano carburante, ATP, per tutte le funzioni cellulari. La disfunzione di questi motori cellulari può causare disturbi mitocondriali, che sono la causa più comune delle malattie metaboliche ereditarie in adulti e bambini. La miopatia mitocondriale è la forma più frequente di disturbo mitocondriale adulto. I sintomi tipici dei pazienti sono debolezza muscolare, dolore e crampi. Nonostante la natura progressiva di queste malattie, nessun trattamento curativo è disponibile.
Nella loro pubblicazione, il dottor Nahid Khan nel gruppo del Prof Anu Suomalainen Wartiovaara, ha dimostrato che i topi alimentati con prodotti alimentari integrati con la forma B3, riboside nicotinamide, hanno ritardato lo sviluppo della miopatia mitocondriale. Il trattamento ha provocato l’aumento della massa e della funzione mitocondriali e curato le anomalie strutturali. Questi risultati hanno mostrato chiaramente le potenzialità di questa forma di vitamina B, un costituente naturale del latte, nell’ attivazione del metabolismo mitocondriale disfunzionale.
“Questi risultati sono un importante passo avanti per la comprensione dei meccanismi delle malattie mitocondriali muscolari umane e per esplorare le opzioni di trattamento efficaci per queste condizioni progressive degli adulti. Essi sottolineano anche il ruolo potente della niacina nel guidare il metabolismo energetico mitocondriale”, afferma il professor Anu Suomalainen Wartiovaara.
Fonte EMBO Molecular Medicina , aprile 2014 DOI: 10.1002/emmm.201403943