Più frutta e verdura nel piatto, e il futuro si tinge di rosa. Sembra infatti che essere vegetariani, o comunque mettere in tavola almeno 3 porzioni di vegetali al giorno, renda significativamente più ottimisti. Almeno è quanto risulta da uno studio condotto su un migliaio di americani, uomini e donne dai 25 ai 74 anni, pubblicato su ‘Psychosomatic Medicine’.
Gli autori hanno osservato che livelli più alti di carotenoidi nel sangue (condizione che indica un con consumo maggiore di frutta e verdura) corrisponde una visione nettamente più ottimistica di ciò che la vita può riservare. “E’ il primo studio a riportare una relazione tra l’ottimismo e maggiori concentrazioni di carotenoidi”, sottolinea Julia Boehm della Harvard School oh Public Health, a capo del team. E una possibile teoria chiama in causa l’effetto anti-stress di questi composti antiossidanti.
I ricercatori hanno misurato nel sangue delle persone reclutate i livelli di 9 diverse sostanze antiossidanti, compresi carotenoidi come il beta-caronete e la vitamina E. I partecipanti, inoltre, hanno compilato un questionario a proposito delle loro abitudini di vita e gli studiosi hanno valutato la loro propensione all’ottimismo. E’ risultato che le persone con una visione più rosea del futuro avevano livelli ematici di carotenoidi del 13% maggiori, rispetto ai meno ottimisti. E ancora: chi consumava poca frutta e verdura (massimo 2 porzioni al giorno) era significativamente meno ottimista di chi ne mangiava 3 o più porzioni.
Secondo gli studiosi americani, questa associazione tra ottimismo e livelli di carotenoidi nel sangue (‘spia’ del consumo di vegetali) può essere spiegata solo in parte dal fatto che, in genere, le persone ottimiste per natura tendono a seguire stili di vita più sani, come appunto un’alimentazione ‘green’ e l’astensione dal fumo di sigaretta. Per gli scienziati c’è di più.
Fra l’altro, ricorda il ‘Daily Mail’ online, l’anno scorso un’équipe dell’università inglese di Warwick ha dimostrato che chi mangia 7 porzioni di frutta e verdura al giorno è più felice. E che chi ne consuma 8 si guadagna in media un punto in più sulla scala del benessere interiore, indipendentemente da altri fattori che possono incidere sul grado di contentezza, come lo stile alimentare generale o l’esercizio fisico.
Vegetariani cuor contenti, dunque, ma anche ottimisti. “Riteneniamo che questi dati ci dicano qualcosa di molto importante”, commenta Andrew Oswald, coordinatore della ricerca Gb. “Tuttavia – precisa – per ora non sappiamo realmente perché, né se esiste qualcosa nella composizione biochimica della frutta e della verdura che agisce in questo modo all’interno dell’organismo umano. Sappiamo che i vegetali contengono molti antiossidanti e che questi esercitano un’azione di difesa. Ma non abbiamo idea di come influiscano sui nostri pensieri ed emozioni”.
Fonte Adnkronos