(Variante delta SARS-CoV-2-Immagine: Studio: “Progresso della variante Delta ed erosione dell’efficacia del vaccino, un avvertimento dallo Utah”. Credito di immagine: Lazy_Bear/Shutterstock.com).
Dall’emergere di SARS-CoV-2, i vaccini sono stati considerati il modo più efficace per mitigare la diffusione di questo virus. Tuttavia, l’aumento delle varianti di preoccupazione (VoC) di SARS-CoV-2, in particolare la variante Delta, ha aumentato le preoccupazioni sull’efficacia dei vaccini contro questi VoC più trasmissibili.
Queste preoccupazioni sono state esacerbate dall’aumento dei tassi di infezione in individui completamente vaccinati, a causa della diffusione globale della variante Delta. Infatti, un recente studio pubblicato sul server di prestampa medRxiv * rileva una riduzione dell’efficacia del vaccino (VE) contro COVID-19 nello Utah, corrispondente alla diffusione della variante Delta nella regione.
Informazioni sullo studio sulla variante Delta
Nell’ottobre 2020, il Dipartimento della salute dello Utah (UDOH) ha iniziato a monitorare i VoC SARS-CoV-2. A metà aprile 2021, l’UDOH ha segnalato i primi casi di SARS-CoV-2 Delta.
Nello studio attuale, i ricercatori hanno analizzato i numeri di vaccinazione giornaliera e la proporzione di varianti di SARS-CoV-2 rilevate nei pazienti infetti. Nella loro analisi è stato incluso anche il VE giornaliero combinato, che includeva VE contro la variante Delta e tutte le altre varianti.
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Risultati dello studio sulla variante Delta ed efficacia dei vaccini
L’attuale studio ha rilevato che al 28 giugno 2021, il 54% della popolazione dello Utah era completamente vaccinato. Più specificamente, il 52,9% di questi individui è stato vaccinato con Pfizer, il 38,1% con Moderna e il 9,05% con il vaccino Janssen.
Percentuale giornaliera di casi rivoluzionari e una popolazione completamente vaccinata, efficacia del vaccino giornaliero contro SARS-CoV-2 e risultati del sequenziamento settimanali, nello Utah…..
È stato inoltre osservato che il numero di casi di SARS-CoV-2 è aumentato entro la fine di giugno al 10,5%, un valore superiore al valore previsto del 6,4%. Questo aumento dei casi è stato accompagnato da una riduzione di VE dal 90% di metà maggio all’83% di fine giugno. “Questa riduzione dell’efficacia dei vaccini disponibili correlata all’arrivo di nuovi COV, piuttosto che all’indebolimento dell’immunità, è molto preoccupante”.
Questo aumento dei casi e la diminuzione di VE dovrebbero destare preoccupazione, poiché indica che la variante Delta ha il potenziale di causare epidemie di COVID-19, anche in popolazioni altamente vaccinate. “Se c’è una tendenza coerente l’con aumento della fuga immunitaria man mano che sorgono nuove varianti, potrebbe alla fine minare l’efficacia degli attuali vaccini e richiedere una rivaccinazione di massa”.
*Avviso IMPORTANTE
medRxiv pubblica rapporti scientifici preliminari che non sono sottoposti a peer review e, pertanto, non devono essere considerati conclusivi.
Fonte:medRxiv *