Immagine: nuovo Coronavirus SARS-CoV-2. Credit: NIAID
Il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 si sta diffondendo da oltre quattro mesi, con casi globali che hanno raggiunto 2,15 milioni e oltre 144.000 morti. Definita la sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2), provoca una malattia respiratoria simile a quella responsabile della SARS e del raffreddore comune. SARS-CoV-2 si diffonde attraverso le goccioline rilasciate dall’infetto tossendo e starnutendo. Sebbene la maggior parte delle persone guarisca senza assistenza medica, gli anziani, insieme a coloro che soffrono di malattie cardiovascolari o respiratorie preesistenti, sono a rischio di gravi lesioni polmonari o addirittura di morte.
Un team di scienziati ha recentemente condotto uno studio sulla trasmissibilità del virus nelle famiglie. In poche parole, i ricercatori stanno cercando di prevedere come si diffonde il virus in una famiglia tipica: se una persona si ammala, quante altre si ammalano? Quanto è grave questo contagio? Quanto tempo impiegherebbe la famiglia a riprendersi? Queste sono le domande pratiche a cui questo studio cerca di rispondere. Utilizzando un elenco completo di contatti tracciati nella provincia cinese di Guangzhou, i ricercatori hanno stimato due cose: il numero riproduttivo effettivo e il tasso di attacco secondario in una famiglia tipica.
La ricerca è stata pubblicata su MedRxiv e non è ancora stata sottoposta a revisione paritaria.
L’effettivo numero riproduttivo è uno dei concetti di base dell’epidemiologia delle malattie infettive. L’epidemiologia si riferisce allo studio delle malattie, della loro incidenza e distribuzione e possibilmente di come possono essere controllate. Il numero riproduttivo effettivo per un gruppo specifico di persone (in questo caso, una famiglia media) è il numero di persone che si ammalerebbero se una persona nel gruppo fosse infettata. Questo è uno dei fattori più importanti nella modellazione della diffusione del virus.
Il tasso di attacco secondario è un’idea simile: è il prossimo anello della catena, che può dirci come si diffonde il virus in una famiglia. Il tasso di attacco secondario, o SAR, si ottiene trovando il numero di nuovi casi nella popolazione e dividendo per il numero totale di persone a rischio: in altre parole, è il rapporto tra il numero di persone che contraggono effettivamente il virus, fuori della popolazione a rischio.
In che modo l’età influisce sulla trasmissibilità?
Lo studio ha anche stimato l’effetto dell’età sulla trasmissibilità. A questo punto, è risaputo che gli anziani sono maggiormente a rischio di SARS-CoV-2. Ciò potrebbe essere dovuto a molteplici fattori. Per prima cosa, le persone anziane sperimentano spesso un indebolimento del sistema immunitario che li rende più suscettibili a virus e infezioni. Non è tutto, però: un sistema immunitario maturo, come riscontrato nelle persone anziane, ha maggiori probabilità di reagire violentemente alle infezioni, dando origine a un fenomeno chiamato tempesta di citochine: quando il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo, inondando il corpo di sostanze chimiche difensive. Le tempeste di citochine possono portare al fallimento di organi. Ancora una volta, le persone anziane hanno maggiori probabilità di avere una o più condizioni mediche già esistenti che li mettono già a maggior rischio di malattia e morte. La combinazione di questi fattori comporta un maggior rischio di malattia grave o fatale nella popolazione anziana a causa di COVID-19.
Come cambia l’infettività nel periodo di incubazione?
Un altro fattore su cui questo studio ha lavorato per stimare gli effetti è stata l’infettività del virus durante il suo periodo di incubazione. A differenza del virus Ebola, che manifesta sintomi entro un periodo relativamente breve dopo le infezioni, SARS-CoV-2 può rimanere “dormiente” in un paziente per un massimo di due settimane. Durante questo periodo, il paziente mostrerà pochi o nessun sintomo, ma può comunque trasmettere il virus ad altri. L‘infettività di un patogeno è la sua capacità di entrare in un individuo e causare malattie. Questo studio stima l’infettività del coronavirus durante il suo periodo di incubazione.
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Qual è stato l’obiettivo dello studio?