I ricercatori hanno a lungo cercato dei modi per sfruttare il sistema immunitario del corpo per curare le malattie, in particolare il cancro. Ora, hanno scoperto che il sistema immunitario può essere attivato per il trattamento dell’ aterosclerosi e possibilmente anche di altre condizioni metaboliche, tra cui la malattia del fegato grasso e diabete di tipo 2.
Studiando i topi, i ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis hanno dimostrato che uno zucchero naturale chiamato trealosio che ha abilità di pulizia cellulare, è in grado di ridurre le placche aterosclerotiche che si accumulano all’interno delle arterie. Tali placche sono un segno distintivo della malattia cardiovascolare e possono portare da un aumento del rischio di attacco di cuore.
Lo studio è stato pubblicato il 7 giugno in Nature Communications.
“Siamo interessati a migliorare la capacità delle cellule immunitarie chiamate macrofagi, di degradare i rifiuti cellulari”, ha detto l’autore senior dello studio, Babak Razani, Professore di medicina.
I macrofagi sono cellule del sistema immunitario responsabili della pulizia di molti tipi di rifiuti cellulari, tra cui proteine dalla forma alterata, goccioline di grasso in eccesso e disfunzionali organelli specializzati all’interno delle cellule.
“Nell’ aterosclerosi, i macrofagi tentano di risolvere i danni all’arteria pulendo l’area, ma vengono sopraffatti dalla natura infiammatoria delle placche”, ha spiegato Razani.
Nello studio, Razani ed i suoi colleghi hanno dimostrato che i topi inclini ad aterosclerosi avevano ridotta placca nelle arterie dopo essere stati iniettati con il trealosio.
L’effetto è scomparso quando i topi sono stati trattati con trealosio per via orale o quando sono stati iniettati con altri tipi di zucchero con strutture simili al trealosio.
Presente nelle piante, il trealosio è uno zucchero naturale che si compone di due molecole di glucosio legate insieme. E’ stato approvato dalla Food and Drug Administration per il consumo umano e spesso viene utilizzato come ingrediente in prodotti farmaceutici. Il trealosio, come dimostrato da molti gruppi di ricerca in passato, innesca un importante processo cellulare chiamato autofagia o auto-eating.
In questo studio, Razani ed i suoi colleghi dimostrano che il trealosio funziona attivando una molecola chiamata TFEB che una volta attivata va nel nucleo dei macrofagi e si lega al DNA. innescando una catena di eventi che favoriscono il processo di autofagia.
I ricercatori stanno continuando a studiare il trealosio come potenziale terapia per l’aterosclerosi.
Un ostacolo che gli scienziati vorrebbero superare, tuttavia, è la necessità somministrare il trealosio attraverso iniezioni. Questo zucchero infatti, perde la sua efficacia se assunto per via orale a causa di un enzima nel tratto digestivo che rompe il trealosio nelle sue molecole di glucosio costituenti. Il team è alla ricerca di modi per bloccare questo enzima in modo che trealosio possa conservare la sua struttura, e presumibilmente la sua funzione, se assunto per via orale.
Fonte: Nature