(Tumori del pancreas-Immagine: Credit: Public Domain).
I tumori del pancreas sono neoplasie, benigne o maligne, che hanno origine dalla ghiandola pancreatica e sono tra i tumori più difficili da trattare. Ora, i ricercatori affermano di aver identificato un modo per interrompere un processo che promuove la crescita dei tumori del pancreas.
Il team, guidato da scienziati del Georgetown Lombardi Comprehensive Cancer Center e comprendente ricercatori dei Lawrence Livermore National Laboratories, STCube e Fluidigm, ha pubblicato oggi i loro risultati della ricderca sulla rivista Gastroenterology .
Secondo l’American Cancer Society, i tumori del pancreas sono la seconda causa di morte correlata al cancro nel paese, con la maggior parte delle persone che sopravvive meno di un anno dopo la diagnosi. Le terapie approvate per curare il cancro sono scarsamente efficaci e prolungano la sopravvivenza solo di pochi mesi.
Uno dei tratti distintivi della malattia è un accumulo di tessuto cicatriziale chiamato fibrosi, in cui i fibroblasti associati al cancro (CAF) che attivano la fibrosi svolgono un duplice ruolo difficile: l’esaurimento dei CAF è altrettanto probabile che promuova quanto inibisca il cancro del pancreas.
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“Abbiamo ipotizzato che se siamo in grado di alterare il microambiente in cui avviene il dialogo incrociato tra i fibroblasti, le cellule immunitarie e le cellule tumorali, allora possiamo causare un’interruzione sufficiente a respingere la crescita del tumore “, afferma l’autore principale dello studio, Ivana Peran, Ph.D. , docente di oncologia presso Georgetown Lombardi.
Per fare ciò, il team si è concentrato sulla molecola di adesione caderina 11 (CDH11), che è espressa dai CAF nell’ambiente del tumore pancreatico ed è stata associata ad altri disturbi fibrotici in cui è espressa dai fibroblasti attivati. I ricercatori hanno esaminato l’inibizione di CDH11 nei tumori che crescono nei topi.
La loro ipotesi si è rivelata corretta. Per la prima volta, il team ha dimostrato che CDH11 è importante nella storia naturale del cancro del pancreas. “Eliminare” la capacità dei topi di produrre CDH11 ha ridotto la crescita dei tumori pancreatici, ha aumentato la risposta del tumore a una chemioterapia comune chiamata Gemcitabina, ha invertito l’immunosoppressione e aumentato significativamente la sopravvivenza dei topi.
“Separatamente, abbiamo identificato un farmaco in grado di inibire il CDH11“, ha detto Stephen Byers, Ph.D., Professore di oncologia a Georgetown Lombardi. “Questo farmaco ha anche inibito la crescita dei tumori pancreatici e, preso insieme al nostro lavoro precedente, questo risultato giustifica l’avvio di studi clinici sull’uomo per le persone con cancro del pancreas i cui tumori esprimono CDH11″.
