Una dieta ad alto contenuto di sale, dopo diversi anni, può danneggiare i vasi sanguigni, aumentando il rischio di sviluppare ipertensione, secondo una ricerca dell’American Harth Association e pubblicata sulla rivista Circulation. I ricercatori non hanno valutato le cause – effetto tra assunzione di sale e pressione alta, ma hanno condotto uno studio osservazionale in cui si traccia l’assunzione di sodio di 5.556 uomini e donne. L’apporto di sodio è stato calcolato attraverso la raccolta di urine delle 24 ore. I ricercatori hanno analizzato l’associazione tra consumo di sodio e livelli ematici di acido urico e albumina nelle urine, entrambi markers dei danni dei vasi sanguigni. Durante il follow up mediano 6,4 anni, sono state effettuate 878 diagnosi di nuovi casi di ipertensione. L’apporto eccessivo di sodio è stato associato ad aumento dei livelli di acido urico ed albumina. Più alto è il livello di questi marcatori, maggiore è il rischio di sviluppare ipertensione. Rispetto ai partecipanti che hanno assunto minori quantità di sale ( circa 2,200milligrammi al giorno), chi ha assunto maggiori quantità ( circa 6.200mgr al giorno), ha il 21% in più di probabilità di sviluppare ipertensione. Le persone osservate, con livelli di albumina alti, hanno circa l’86% in più di possibilità di sviluppare ipertensione. Secondo lo studio il 40% dei casi di ipertensione è causato eccessiva assunzione di sale.