Foto: anticorpi in azione
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Aarhus in Danimarca, ha sviluppato 10 nuovi anticorpi che possono essere utilizzati per il trattamento del cancro.
Questi nuovi anticorpi agiscono inibendo la formazione dei vasi sanguigni vicino al tumore che viene così privato di ossigeno e sostanze nutritive. Fino ad ora, i ricercatori hanno testato alcuni di questi nuovi anticorpi sui topi e in laboratorio, sono riusciti a bloccare lo sviluppo di tumori maligni. ” Gli anticorpi che abbiamo trovato, impediscono al tumore di crescere. Essi sembrano funzionare perfettamente in laboratorio e suscitano grande interesse per il loro potenziale terapeutico”, dice il Prof.Peter Kristensen, autore principale della ricerca.
Gli anticorpi soffocano il cancro
Gli anticorpi impediscono alle cellule del cancro di raggiungere i vasi sanguigni e replicarsi, riducendo anche l’afflusso di sangue. Il cancro privato di ossigeno e sostanze nutritive diventa inattivo e viene così reso innocuo. Questo team di ricerca è leader nel mondo per lo sviluppo di anticorpi artificiali per il trattamento del cancro e negli ultimi anni, ha lavorato su una composizione di geni per la raccolta di diversi nuovi tipi di anticorpi-. Fino ad oggi, essi hanno sviluppato dieci tipi di anticorpi artificiali che sembrano essere in grado di impedire lo sviluppo del cancro. Un piccolo numero di anticorpi terapeutici, esiste già, ma sono molto costosi da produrre. Alcuni di essi hanno lo stesso effetto terapeutico degli anticorpi sviluppati dai ricercatori di Aarhus che sono più facili da estrarre e sembrano anche più efficaci perchè colpiscono le molecole segnale nelle cellule tumorali.
La domanda di anticorpi per il trattamento del cancro è in costante aumento. Nel solo 2013, vendite in tutto il mondo ammontano a 340 miliardi di corone danesi.
I ricercatori sono riusciti ad identificare ed estrarre questi anticorpi specifici, con proprietà vincolanti per quanto riguarda le proteine di superficie dei vasi sanguigni, tra una miriade di anticorpi, utilizzando una tecnica biologica che hanno sviluppato a tal fine e che è stata resa nota sulla rivista Nature Protocols, tre anni fa.
Fonte: http://www.eurekalert.org/pub_releases/2015-01/au-naf012015.php