Immagine: Dr Majid Warkiani. Credit: Australian Centre for NanoMedicine, UNSW
“Un nuovo sistema di diagnostica, che consente di individuare le cellule tumorali in piccoli campioni di sangue, potrebbe essere utilizzato per filtrare tutto il sangue di un paziente malato di cancro e rimuovere le cellule pericolose, come una macchina di dialisi per il cancro”, dice il Dottor Majid Warkianiun ricercatore australiano che ha contribuito a sviluppare il sistema.
Il rivoluzionario sistema, che ha un costo che è il decimo del costo delle tecnologie correnti per il trattamento del cancro, è ora sottoposto a studi clinici negli Stati Uniti, Regno Unito, Singapore e Australia ed è in procinto di essere commercializzato dalla CLEARBRIDGE Biomedics PteLtd a Singapore.
” Il nuovo sistema è come una biopsia liquida non invasiva che può segnalare la presenza di qualsiasi tipo di tumore solido – come il tumore del polmone, della mammella, del colon e così via – senza la necessità di un intervento chirurgico”, spiega il Dottor Majid Warkiani, docente presso la Scuola di Ingegneria Meccanica e Manufacturing all’ Università del New South Wales e capo del progetto presso il Centro australiano per la nanomedicina all’UNSW.
La sfida iniziale nello sviluppo del sistema di diagnosi precoce era quella di trovare quelle poche cellule tumorali tra i miliardi di cellule sane del sangue. Questa sfida è stata vinta da un sistema che ‘tira fuori’ e isola le cellule tumorali circolanti (CTC) che cadono nel flusso sanguigno da un tumore solido e possono produrre tumori in altre parti del corpo, il meccanismo mediante il quale il cancro si diffonde per produrre metastasi.
La ‘biopsia liquida’ può quindi essere utilizzata sia per la diagnosi precoce del cancro che per monitorare la risposta del paziente al trattamento.
Ma il potenziale del nuovo sistema va ben oltre la semplice diagnosi!!
Può essere utilizzato come sistema di filtraggio dell’intera fornitura di sangue di un malato di cancro per eliminare le cellule pericolose e dopo il filtraggio, il sangue del paziente torna indietro nel suo sistema. Si tratta di un trattamento simile alla dialisi per i pazienti affetti da malattie renali.
“ La scoperta rappresenta una rivoluzione nel trattamento del cancro. Filtrando le cellule pericolose dal sangue, si potrebbe prolungare la vita del paziente”, dice il Dott Warkiani che sostiene che questa nuova tecnologia diventerà una delle componenti essenziali della gestione ordinaria del cancro, nel prossimo futuro.
“Una versione terapeutica di questo sistema, utilizzato per la pulizia del sangue, potrebbe rendere il cancro una malattia cronica e diminuire drasticamente la mortalità”, aggiunge il ricercatore.
Majid è stato il vincitore del NSW winner of Fresh Science, un programma nazionale che aiuta i ricercatori all’inizio della loro carriera.
Fonte: http://medicalxpress.com/news/2015-12-filtering-blood-cancer.html