Un team internazionale di ricercatori ha scoperto la causa della perdita di memoria nelle persone che fumano marijuana. Nell’articolo, pubblicato sulla rivista Nature, il gruppo descrive l’attivazione del recettore per l’esposizione ai principi attivi della marijuana e il suo impatto sui mitocondri. Il un nuovo studio fornisce informazioni su questa associazione, rivelando come i cannabinoidi attivano i recettori nei mitocondri del centro del memoria del cervello per causare l’amnesia.
Il mitocondrio è un organulo situato all’interno della maggior parte delle cellule ed è comunemente indicato come parte della cellula responsabile della regolazione energetica. In questo nuovo studio, i ricercatori hanno esaminato l’impatto della cannabis sui mitocondri nelle cellule cerebrali per scoprire se essa può giocare un ruolo nella catalessi, insorgenza di crisi epilettiche o in uno stato di trance o perdita di memoria derivanti dall’uso cronico della sostanza.
Il leader dello studio, il Dr. Giovanni Marsicano dell’Università di Bordeaux, in Francia e il suo team sperano che i loro risultati possano portare allo sviluppo di nuove terapie che hanno come target i recettori dei cannabinoidi, senza l’effetto collaterale della perdita di memoria.
I cannabinoidi sono sostanze chimiche presenti nella marijuana, nonché in forme sintetiche del farmaco.
Secondo il National Institute on Drug Abuse (NIDA), ci sono più di cento cannabinoidi presenti della marijuana, tra cui il principale composto psicoattivo delta-9-tetraidrocannabinolo (THC). Poichè THC e altri cannabinoidi presenti nella marijuana e forme sintetiche sono simili ai cannabinoidi presenti in natura nel corpo umano, sono in grado di legarsi ai recettori dei cannabinoidi situati sui neuroni e attivare alcune regioni del cervello.
Come risultato, i cannabinoidi possono alterare il normale funzionamento del cervello, provocando una serie di effetti fisici e mentali negativi. Tra questi effetti c’è la perdita di memoria. I ricercatori hanno dimostrato che THC può influenzare la funzione dell’ippocampo, la regione del cervello responsabile della formazione della memoria.
Nel nuovo studio, il Dr. Marsicano e il suo team hanno esplorato ulteriormente il rapporto tra cannabinoidi e la perdita di memoria.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che i recettori CB 1 si trovano nella membrana plasmatica che circonda le cellule cerebrali tipiche. Altre ricerche hanno anche dimostrato che l’uso cronico di cannabis può causare la perdita di memoria e altri problemi e che le sostanze in essa presenti si legano ai recettori CB 1sulle terminazioni nervose, che, a loro volta, possono causare un’ alterazione nella trasmissione di messaggi tra le cellule. Il risultato è la perdita di memoria, stati catatonici o black-out. In questo nuovo studio, i ricercatori hanno scoperto che le sostanze chimiche della cannabis hanno causato l’attivazione dei recettori CB 1 nei mitocondri nelle cellule cerebrali situate nell’ippocampo. Questo studio suggerisce che la perdita di memoria a causa di uso di cannabis può essere causata dal suo impatto sugli organelli.
In termini semplici, lo studio dimostra che i recettori CB1 dei cannabinoidi nei mitocondri controllano i processi di memoria, regolando il metabolismo energetico dei mitocondri.
Il team ha scoperto che eliminando geneticamente il recettore CB1 dai mitocondri nell’ippocampo si può prevenire la perdita di memoria, ridfurre il movimento dei mitocondri e inibire il segnale neuronale indotto dai cannabinoidi.
Il team di ricerca ha eliminato i recettori CB 1 nei mitocondri delle cellule del cervello di topi esposti alla marijuana e verificato se essi hanno continuato a subire la perdita di memoria. I risultati della sperimentazione dimostrano che i topi non hanno continuato a perdere la memoria e questo suggerisce che le interazioni tra le sostanze chimiche della marijuana e i mitocondri svolgono un ruolo importante nella perdita di memoria e probabilmente hanno anche altri effetti negativi sulla salute connessi con l’uso cronico.
I ricercatori suggeriscono che l’uso cronico della marijuana può causare danni permanenti ai mitocondri e che questi danni portano ad altri problemi di salute a lungo termine e alla perdita permanente di memoria.
Tuttavia, i cannabinoidi hanno dimostrato potenziali benefici per un certo numero di condizioni di salute, tra cui il dolore, nausea e vomito e disturbi neurologici. I ricercatori fanno notare che l’uso terapeutico di cannabinoidi è stato ostacolato dagli effetti collaterali che essi presentano, come la perdita di memoria.
Il team specifica che si può modificare la cannabis usata per trattare malattie come il glaucoma, in modo che non possa causare la perdita di memoria o altri problemi di salute, rimuovendo il suo impatto sui mitocondri.
Fonte: Nature