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Un nuovo studio rileva che Remdesivir, un farmaco antivirale, è efficace contro il coronavirus SARS-CoV-2.
I risultati completi della ricerca, condotta dall’Agenzia Governativa degli Stati Uniti, il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), sono stati pubblicati dal principale periodico medico, il New England Journal of Medicine.
Gli Stati Uniti hanno autorizzato l’uso urgente di Remdesivir negli Ospedali il 1° maggio, seguiti dal Giappone, mentre l’Europa sta prendendo in considerazione l’esempio.
Lo studio ha scoperto che Remdesivir, iniettato per via endovenosa ogni giorno per 10 giorni,ha accelerato il recupero di pazienti COVID-19 ospedalizzati rispetto a un placebo nei test clinici su poco più di un migliaio di pazienti in 10 paesi.
Il 29 aprile, il Direttore della NIAID Anthony Fauci, che è diventato il volto fidato del governo degli Stati Uniti sulla pandemia di coronavirus, ha affermato che prove preliminari hanno indicato che Remdesivir ha avuto un “chiaro, significativo e positivo effetto nel ridurre i tempi di recupero”. Il National Institutes of Health, di cui fa parte il NIAID, ha dichiarato venerdì, in una dichiarazione online, che i ricercatori hanno scoperto che “Remdesivir è stato il più efficente per i pazienti ospedalizzati con patologie gravi da COVID 19 che hanno richiesto ossigeno supplementare”. Ma gli autori della ricerca hanno precisato che il farmaco non ha impedito tutte le morti. “Data l’elevata mortalità nonostante l’uso di Remdesivir, è chiaro che il trattamento con un farmaco antivirale da solo non è probabile che sia sufficiente”, hanno detto gli autori dello studio.
Circa il 7,1% dei pazienti trattati con Remdesivir nel gruppo di studio è deceduto entro 14 giorni, rispetto all’11,9% nel gruppo placebo. Tuttavia, il risultato è appena al di sotto della soglia di affidabilità statistica, il che significa che potrebbe essere dovuto al caso piuttosto che alla capacità del farmaco.