Sono stati pubblicati su Tobacco Control, la più importante rivista al mondo del settore, i risultati del follow-up a 24 mesi del primo studio al mondo sull’efficacia e sicurezza a lungo termine delle sigarette elettroniche. Lo studio è tuttora in corso ed è realizzato da un gruppo di ricercato di diversi enti italiani,tra i quali l’Istituto Superiore di Sanità,le università di Chieti, Torino, Catania, Parthenope di Napoli, Milano, Sapienza e Cattolica di Roma.
Quello sull’efficacia e sulla sicurezza delle sigarette elettroniche è un dibattito molto acceso, basato su ricerche che da una parte studiano l’utilità per diminuire la dipendenza da nicotina, dall’altra ne denunciano i dubbi legati alla pericolosità del processo di vaporizzazione e all’inalazione delle sostanze contenute nelle cartucce.
L’dea di dover dire addio al gesto, all’abitudine rassicurante che scandisce i momenti importanti della giornata rende questi prodotti molto allettanti a chi vorrebbe tanto smettere ma non ce la fa. Per contro sono ancora tanti i dubbi sia sulla loro efficacia come strumento di sostegno per chi vuole smettere di fumare, sia sulla sicurezza delle sostanze contenute nelle miscele vaporizzate.
Caratteristiche delle sigarette elettroniche
La sigaretta elettronica (e-cigarette o e-cig) è un dispositivo che permette di produrre vapore da inalare senza le sostanze nocive risultanti dalla combustione delle normali sigarette. Essa nasce con l’obiettivo di fornire un’alternativa all’uso di sigarette,sigari,pipe ma con una sensazione molto simile a quest’ultimi dal punto di vista della gestualità, delle caratteristiche mimiche e sensoriali.
In commercio esistono tanti tipi di sigarette elettroniche, di forme diverse e caratteristiche diverse ma generalmente con gli stessi componenti:
- Beccuccio
- Filtro contenente una cartuccia
- Atomizzatore (Riscaldatore)
- Sensore di pressione
- Batteria ricaricabile
I dispositivi di prima generazione (o cigalike) imitano per lo più nelle dimensioni e nell’aspetto le sigarette convenzionali. Sono costituiti da piccole batterie al litio, ricaricabili o usa e getta, e cartucce già riempiti di liquido. I dispositivi di seconda generazione ( o personal vaporizers ) presentano invece batterie ricaricabili ad alta capacità con atomizzatori molto performanti in cui il liquido nel serbatoio viene rifornito dal consumatore ogni qual volta si esaurisce.
Nella sigaretta tradizionale il filtro serve a mantenere parte della miscela di combustione (catrame) così da filtrare la componente più dannosa del fumo. Nella cartuccia della e-cig il filtro è un piccolo serbatoio contenente un liquido particolare ottenuto da varie sostanze:
- Glicole Propilenico: liquido incolore,insapore,igroscopico; Classificato come sicuro dalla FDA,viene usato come additivo alimentare,eccipiente farmaceutico e per preparazioni erboristiche.
- Glicerina Vegetale: Sostanza incolore, densa,viscosa,umettante; utilizzata comunemente sia in ambito alimentare che farmaceutico per preparazioni quali creme,sciroppi.
- Acqua
- Aromi
- Nicotina (quando presente): sostanza che crea la dipendenza
Fattori che determinano la scelta dei componenti sono:
- Resa automatica: L’integrità,la corposità e il gusto dell’aroma del liquido che andrà vaporizzato e aspirato.
- Hit (o colpo in gola): La percezione del vapore che passa nella laringe durante l’ispirazione. L’Hit dipende anche dalla presenza o meno della nicotina nel liquido.
- Fumosità: Quantità e densità di vapore generato dalla vaporizzazione del liquido.
- Calore: Temperatura del vapore inalato.
La soluzione nella cartuccia all’interno del filtro può contenere o meno nicotina in concentrazione alta, media, bassa o assente. La percentuale di nicotina si misura in mg/ml e deve essere esposta sulla confezione; si parte da una concentrazione pari a 0 fino ad arrivare ad un massimo di 20mg/ml. La legislazione prevede il divieto di vendita dei liquidi con nicotina ai minori di 18 anni.
Le percentuali di glicole propilenico e glicerina possono variare da produttore a produttore. Maggiore è la concentrazione di glicerina vegetale e più alta è la fumosità; al contrario i liquidi con maggior glicole propilenico produrranno meno vapore ma maggiore hit.
I componenti base: glicole propilenico, glicerina, nicotina ed aromi possono anche essere acquistati separatamente e miscelati in concentrazioni variabili in base alla propria esigenza di nicotina; nel fare ciò bisogna sempre tener presente il numero di sigarette tradizionali fumate precedentemente così da partire con una stessa percentuale di nicotina e man mano diminuire. E’sempre consigliabile l’acquisto di liquidi forniti di documentazione e certificati attendibili, prestando molta attenzione a quelli di dubbia provenienza.
Risultati dello studio
La ricerca ha coinvolto 932 partecipanti tra fumatori tradizionali, di sigarette elettroniche o dual users (fumatori di entrambe). A 24 mesi dall’inizio dello studio, il 61% dei fumatori di sole sigarette elettroniche continuava l’astinenza da sigarette tradizionali mentre solo un quarto di coloro che fumavano sigarette elettroniche assieme alle sigarette tradizionali è riuscito a smettere di fumare tabacco. Sono stati registrati 38 casi di infiammazione/irritazione alle vie aeree superiori (20 nei dual users),e 38 nuovi casi di patologie potenzialmente legate al fumo, con differenze non statisticamente significative tra i gruppi.
A due anni dall’inizio dello studio dunque i punti fermi della ricerca sono:
- Non sono emersi problemi rilevanti legati all’utilizzo della sigaretta elettronica;
- Chi utilizza esclusivamente l’e-cig difficilmente ritorna a fumare sigarette tradizionali;
- La maggior parte dei dual users nel corso dei 24 mesi ha abbandonato l’e-cig per tornare a fumare esclusivamente tabacco.
Al momento quindi i dati suggeriscono che le sigarette elettroniche non sembrano facilitare la cessazione del fumo tradizionale ma sono utili per chi ha già smesso, per mantenere l’astinenza e non tornare a fumare sigarette. Il dato positivo tra i fumatori di e-cig riguarda il fatto che chi fuma solo sigarette elettroniche di solito non torna al tabacco. Purtroppo però non abbandona il vizio di fumare.
Per avere i risultati finali di questa ricerca si dovrà attendere il 2019 ma i dati pubblicati finora sono di notevole importanza, poiché ancora oggi, in tutto il mondo, vi sono scarsissime informazioni sulla sicurezza a 24 mesi delle e-cig ed il dibattito scientifico è molto acceso.
Nonostante non siano emerse problematiche specifiche relative alla sicurezza delle e-cig, gli studi sugli eventi avversi richiedono molto più tempo e i risultati ad oggi ottenuti devono essere considerati preliminari.
In Italia, secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Fumo,Alcool e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità, il consumo delle e-cig è ripreso a crescere con punte del 4% di utilizzatori nella popolazione e quasi l’ottanta percento degli utilizzatori di sigarette elettroniche usa anche sigarette tradizionali.
Fonte: L. Manzoli, M.E.Flacco, M.Ferrante, C.La Vecchia, R.Siliquini, W.Ricciardi, C.Marzuillo, P.Villari, M.Fiore, the ISLESE Working Group. June 6,2016. Cohort study of electronic cigarette use: effectiveness and safety at 24 months. Tobacco Control ; 0:1-9. doi:10.1136/tobaccocontrol-2015-052822
Dott.ssa Anna Rita Candelori