Immagine: l‘immagine mostra macrofagi che aderiscono alla superficie delle larve del parassita nematode Heligmosomoides polygyrus bakeri (Hpb). I macrofagi reagiscono ai prodotti immunitari regolatori delle larve (ad esempio la proteina Hpb glutammato deidrogenasi) attivando il fattore di trascrizione fattore 1-alfa inducibile dall’ipossia (verde) e l’enzima cicloossigenasi-2 (rosso). Si ringraziamento per l’immagine la Dott.ssa Julia Esser-von Bieren, curata con l’aiuto della Dott.ssa Arndt von Bieren.
Un team di ricercatori provenienti da Germania, Svizzera, Svezia e Australia ha scoperto che una sostanza isolata dalle larve di nematode è stata in grado di ridurre l’infiammazione delle vie aeree dei topi.
Nel loro articolo pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, il gruppo descrive l’estrazione di una proteina da un tipo di parassita che infetta i roditori e la usa per produrre una terapia nasale per gli stessi.
Ricerche precedenti hanno dimostrato che alcuni composti prodotti da alcuni vermi parassiti (noti anche come elminti)possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione in alcuni animali. Tale lavoro ha mostrato risultati promettenti per il trattamento dell’infiammazione di tipo 2(un tipo che provoca una ridotta funzionalità polmonare)nelle persone con asma e allergie; ricerche precedenti hanno dimostrato che circa il 50-70% dei pazienti adulti affetti da asma ha un’infiammazione di tipo 2.
In questo nuovo sforzo, i ricercatori hanno concentrato il loro studio su composti prodotti da un tipo di larve di nematodi che si stabilizza nell’intestino dei roditori. Ricerche precedenti hanno dimostrato che questi composti sono in grado di attivare e disattivare le risposte all’infiammazione dei roditori ospiti.
Il lavoro ha comportato la raccolta di campioni di Heligmosomoides polygyrus bakeri e il prelievo di estratti associati alla riduzione dell’infiammazione. I ricercatori hanno quindi miscelato questi estratti in uno spray nasale per l’uso nei topi con infiammazione polmonare simile all’asma causata dell’esposizione agli acari della polvere. Ciò ha comportato una forte riduzione dell’infiammazione.Uno sguardo più attento ha mostrato che il trattamento dei topi con l’estratto ha stimolato tipi di molecole antinfiammatorie chiamate prostaglandine E2 e COX. Ha anche mostrato che l’estratto dietro l’effetto antinfiammatorio era il glutammato deidrogenasi.
I ricercatori hanno anche applicato il loro estratto larvale alle cellule immunitarie umane in una capsula di Petri e hanno scoperto che ciò ha provocato un’infiammazione contenuta e ha anche innescato trigger noti come eicosanoidi che fungono da mediatori dell’infiammazione. Altri test hanno dimostrato che l’estratto è stato efficace nel rallentare i granulociti, che sono coinvolti in gravi episodi infiammatori.
I ricercatori suggeriscono che i trattamenti a base di composti prodotti dagli elminti possono offrire l’opportunità di sviluppare terapie più efficaci per il trattamento dell’infiammazione nei pazienti con asma o allergie gravi.