La sclerosi laterale amiotrofica o SLA, attacca le cellule nervose note come motoneuroni nel cervello e nel midollo spinale, portando gradualmente alla paralisi. La perdita di funzione di un gene importante, C9orf72, può influenzare la comunicazione tra motoneuroni e muscoli nelle persone con questa malattia. Questi risultati sono stati rivelati dal team del Dr. Kessen Patten dell’Institut National de la recherche scientifique (INRS) sulla prestigiosa rivista Communications Biology.
Una mutazione nel gene C9orf72 è la causa genetica primaria della SLA. La mutazione in C9orf72 consiste in un’espansione di una sequenza di sei basi di DNA (GGGGCC) molto insolita, passando da poche copie (meno di 20 in una persona sana) a più di 1000 copie. La mutazione, in parte risultante in una perdita di funzione, può essere responsabile del 40%-50% dei casi ereditari di SLA e del 5%-10% dei casi senza storia familiare.
Il team del Dr. Patten ha studiato la perdita di funzione di questo gene in modelli di zebrafish geneticamente modificati. Nel loro lavoro, guidato dalla studentessa Zoé Butti, il gruppo ha notato sintomi simili alla SLA, vale a dire disturbi motori, atrofia muscolare, perdita di motoneuroni e mortalità degli individui.
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Trasmissione sinaptica
Lo studio ha mostrato l’effetto della perdita di funzione indotta dalla mutazione del gene C9orf72 sulla comunicazione tra motoneuroni e muscoli. “Questa disfunzione sinaptica si osserva in tutte le persone con la malattia e si verifica prima della morte dei motoneuroni”, ha osservato il ricercatore e titolare della cattedra di ricerca Anna Sforza Djoukhadjian.
Il gruppo di ricerca ha anche rivelato il ruolo del gene sulla proteina TDP-43 (proteina 43 legante il DNA di risposta transattiva) che svolge un ruolo importante nella SLA. Il gene C9orf72 può influenzare la posizione della proteina TDP-43 all’interno della cellula. “In circa il 97% dei pazienti con SLA, la proteina TDP-43 è esaurita nel nucleo e forma aggregati nel citoplasma piuttosto che essere nel nucleo, come nel caso delle persone sane. Vogliamo indagare ulteriormente su questa relazione tra le due proteine”, ha spiegato il Professor Patten.
Ora che il team ha sviluppato un modello, sarà in grado di testare molecole terapeutiche. L’obiettivo è trovare un farmaco per ripristinare la connessione sinaptica tra neuroni e muscoli. Questa ricerca può anche portare a un obiettivo terapeutico per correggere l’anomalia della proteina TDP-43.
Fonte: Communications Biology