I topi con una grave malattia che causa l‘invecchiamento sono vissuti tre volte più a lungo quando sono stati sottoposti a rigorosa restrizione dietetica del 30%. Inoltre, sono invecchiati rimanendo molto più sani dei topi che hanno consumato una dieta standard.
Questi sono i risultati di uno studio congiunto pubblicato oggi da Erasmus MC e RIVM (Istituto Nazionale per la salute pubblica e l’ambiente) nella prestigiosa rivista scientifica Nature. I risultati possono essere molto importanti per i bambini affetti da progeria, una malattia che causa invecchiamento precoce, l’insorgere di malattie tipiche degli anziani, quali la malattia coronarica e porta l’individuo ad una morte precoce. Il termine progeria viene applicato in senso stretto a tutte le malattie caratterizzate da sintomi di invecchiamento precoce e viene applicato in particolare, alla sindrome di Hutchinson-Gilford (HGPS).
( Vedi anche:Invecchiamento: scoperta potente difesa contro i radicali liberi).
Questi risultati possono eventualmente svelare le cause di altre malattie legate all’età come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.
I ricercatori hanno modificato il DNA dei topi in modo tale che essi hanno poi sviluppato le stesse malattie causate dall’ invecchiamento negli umani. Queste malattie si verificano a seguito di un difetto nel sistema di riparazione del DNA. Negli esseri umani, questo difetto provoca la progeria, la sindrome di Cockayne e la tricotiodistrofia ed i pazienti, in particolare i bambini, muoiono prematuramente e hanno un’ aspettativa di vita media di 12 anni. Poichè questi bambini mostrano una crescita ridotta, i genitori tendono ad incoraggiarli a mangiare di più.
Lo studio ha ora stabilito che per i topi affetti da progeria in realtà è molto importante mangiare di meno. I topi che sono stati alimentati con il 30% per cento in meno del cibo che normalmente consumano, sono vissuti per più di un anno, rispetto a solo 4/6 mesi dei topi che non sono stati messi a dieta. “Inoltre, in questi topi, il fegato, i reni, le ossa, il sistema immunitario e il sistema vascolare sono rimasti in uno stato molto più sano”, ha spiegato il ricercatore Martijn Dollé della RIVM.
Il ricercatore Wilbert Vermeij dell’ Erasmus MC, spiega così l’effetto straordinario della rigorosa restrizione dietetica: ‘Il DNA viene costantemente danneggiato, ma uno speciale sistema di riparazione del DNA riparare continuamente i danni. Tuttavia, in questi bambini e topi, il sistema di riparazione del DNA non funziona, provocando un accumulo di danni nelle cellule. Una restrizione dietetica rigorosa induce il corpo ad assumere una modalità di difesa, reindirizza la sua energia verso la riparazione e favorisce la crescita. Inoltre, la restrizione dietetica porta a meno danni al DNA, rallentando così il processo di invecchiamento”.
Secondo il Prof. Hoeijmakers la restrizione dietetica sarà quasi certamente efficace anche nei bambini con queste malattie che causano l’invecchiamento precoce. Studi precedenti hanno dimostrato che il sistema di riparazione dei topi funziona nello stesso modo di quello dell’uomo. C’è solo una differenza del 5 per cento tra i geni di topo e quelli degli esseri umani coinvolti nella riparazione del DNA e sono anche simili ai geni di riparazione del lievito di birra. Inoltre, la restrizione dietetica rallenta l’invecchiamento in molti altri organismi e anche nel lievito di birra.
Hoeijmakers dice: ” A lungo termine, lo studio sarà utile anche per prevenire la malattia di Alzheimer e il Parkinson. Abbiamo sviluppato un modello di topo che dimostra che in molte di queste malattie, il sistema di riparazione del DNA è fondamentale per combattere l’invecchiamento”.
Fonte: Medicalxpress