HomeSaluteCervello e sistema nervosoScoperto un nuovo percorso utile per alleviare la depressione

Scoperto un nuovo percorso utile per alleviare la depressione

Gli scienziati della Northwestern University Feinberg School of Medicine hanno scoperto un percorso nel cervello che può essere utilizzato per alleviare la depressione. Il percorso offre un nuovo bersaglio promettente per lo sviluppo di un farmaco che potrebbe essere efficace negli individui che non rispondono al trattamento standard.

Lo studio è stato pubblicato il 4 ottobre 2016 sulla rivista Molecular Psychiatry.

” L’identificazione di nuovi percorsi utili per la progettazione di farmaci è un importante passo avanti nel tentativo di migliorare il trattamento dei disturbi depressivi”, ha detto Sarah Brooker, della Northwestern University Feinberg School of Medicine e primo autore dello studio.

( Vedi anche:Un gene difettoso collegato alla depressione e malattie cardiovascolari).

Brooker ha collaborato con il Dr.Jack Kessler, Prof. di Neurologia e un neurologo della Northwestern Medicine.

Lo scopo dello studio è stato quello di capire meglio come funzionano gli antidepressivi attualmente utilizzati nel cervello, mentre l’obiettivo finale è quello di trovare nuovi e più efficaci farmaci per le persone che non rispondono agli attuali trattamenti standard.

Gli scienziati hanno scoperto per la prima volta che i farmaci antidepressivi come il Prozac e farmaci triciclici hanno come obiettivo un percorso nell’ippocampo chiamato via di segnale BMP, gruppi di molecole che svolgono il controllo delle funzioni cellulari. Un percorso di segnalazione infatti,  è un gruppo di molecole in una cellula che lavorano insieme per controllare una o più funzioni cellulari. Dopo che la prima molecola in un percorso riceve un segnale, si attiva un’altra molecola e così via fino a che la funzione delle cellule è attivata.

Brooker e colleghi hanno dimostrato che Prozac e i farmaci triciclici inibiscono questo percorso e inducono le cellule staminali nel cervello a produrre più neuroni. Questi neuroni particolari sono coinvolti nell’ umore e nella formazione della memoria. Ma gli scienziati non sapevano che il blocco del percorso contribuisce ad aumentare l’effetto antidepressivo dei farmaci poichè essi agiscono su molteplici meccanismi del cervello.

Dopo aver confermato l’importanza della via di segnale BMP nella depressione, gli scienziati della Northwestern hanno testato una proteina cerebrale, chiamata nogina, sui topi depressi. Nogina è una proteina coinvolta nello sviluppo di molti tessuti del corpo, tra cui il tessuto nervoso, i muscoli e le ossa. E’ un noto bloccante della via di segnale BMP e stimola anche la neurogenesi.

“Abbiamo ipotizzato che la proteina Nogina poteva avere anche un effetto antidepressivo, ma non ne eravamo sicuri”, dice Brooker.

Dalla sperimentazione è risultato che Nogina ha reso più efficace l’azione di Prozac e dei farmaci triciclici in modelli di topi di depressione.

“I cambiamenti biochimici nel cervello che portano alla depressione non sono ancora ben compresi e molti pazienti non rispondono ai farmaci attualmente disponibili”, ha detto Kessler. “I nostri risultati possono non solo aiutare a capire le cause della depressione, ma possono anche fornire un nuovo bersaglio biochimico per lo sviluppo di terapie più efficaci”.

Fonte: Northwestern University

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