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Scoperto un farmaco che potrebbe prevenire la sterilità nei pazienti affetti da cancro

Un nuovo studio condotto da Brian Hermann, Assistente Prof. di biologia presso l’Università del Texas a San Antonio (UTSA), ha dimostrato che un farmaco precedentemente usato per prevenire infezioni nei pazienti affetti da cancro, può anche impedire loro di diventare sterili. Perdere la fertilità è un problema frequente tra i malati di cancro.

Hermann e il suo gruppo di ricerca hanno perseguito una serie di iniziative di ricerca all’avanguardia per ripristinare la fertilità negli uomini che hanno perso la loro capacità di avere figli a causa di trattamenti contro il cancro che hanno ricevuto da bambini. Mentre lavoravano alla ricerca di strategie per riavviare la produzione di sperma, i ricercatori hanno scoperto un legame tra un farmaco per il recupero dei malati di cancro e l’assenza di danni alla normale capacità riproduttiva.

Il farmaco si chiama G-CSF o fattore stimolante le colonie di granulociti. Esso stimola il midollo osseo a produrre neutrofili, che sono globuli bianchi necessari per combattere le infezioni. I granulociti vengono distrutti dai trattamenti di chemioterapia e radiazioni.

“Stavamo usando G-CSF per prevenire le infezioni nei nostri esperimenti “, ha detto Hermann. ” Abbiamo scoperto che il farmaco aveva anche l’effetto inatteso di protezione dalla infertilità maschile”.

Poichè i trattamenti contro il cancro come le radiazioni e la chemioterapia spesso uccidono le cellule staminali spermatiche, la riproduzione maschile può diventare praticamente impossibile. Nel laboratorio di Hermann, G-CSF, promuovendo la crescita delle cellule, inaspettatamente ha iniziato a  rigenerare la produzione di sperma con la creazione di nuove cellule spermatiche per sostituire le cellule morte.

Un articolo, scritto da Hermann e dai suoi allievi, che descrive questi risultati, è stato recentemente pubblicato in Biologia della Riproduzione ed Endocrinologia . Il laboratorio di Hermann si concentra quasi esclusivamente sulla rigenerazione del tessuto testicolare attraverso l’uso di cellule staminali.

Il passo successivo sarà verificare se l’uso del farmaco, che è già prescritto spesso dagli oncologi, ha qualche correlazione con il miglioramento della fertilità tra i pazienti affetti da cancro. Fino ad ora, Hermann si è concentrato su una migliore comprensione delle cellule staminali che rendono possibile la riproduzione maschile, così da poter trovare soluzioni ancora più efficaci per il trattamento della infertilità maschile.

Fonte:

Fonte; BMC Immunology

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