Un nuovo studio mostra che un probiotico disponibile in commercio negli Stati Uniti per fortificare il sistema digestivo, è utile per il trattamento della psoriasi e sindrome da stanchezza cronica (CFS).
Lo studio, pubblicato sull’ultimo numero della rivista Gut Microbes, è il primo a dimostrare che un unico probiotico può influenzare non solo il sistema immunitario della mucosa, ma anche il sistema immunitario sistemico nell’uomo.
Il sistema immunitario della mucosa protegge le mucose interne del corpo come il tratto gastrointestinale, urogenitale e vie respiratorie. Queste superfici interne fungono da barriera al mondo esterno per i tessuti interni del corpo, che vengono poi ulteriormente protetti dal sistema immunitario sistemico.
Ci sono prove convincenti che i probiotici, o batteri intestinali-amici, influenzano lo sviluppo e l’equilibrio microbico nell’intestino e il sistema immunitario della mucosa, ma anche la risposta immunitaria sistemica.
Il probiotico individuato in questo nuovo studio è il Bifidobacterium infantis 35624, che è stato scoperto nel1990 da microbiologi di un Istituto di ricerca con sede a Cork, in Irlanda, in collaborazione con Procter & Gamble.
Questo batterio gut-friendly è l’ingrediente principale di un integratore alimentare chiamato Align della Procter & Gamble, disponibile in commercio negli Stati Uniti.
La nuova ricerca, condotto da scienziati della Alimentary Health Pharmabiotic presso l’University College di Cork, include tre studi separati in doppio cieco,controllati con placebo, randomizzati, sugli effetti del probiotico nei disturbi gastrointestinali correlati e non-gastrointestinali.
Per le prove, il team ha reclutato 22 pazienti con la colite ulcerosa (UC), 26 pazienti con la psoriasi e 48 pazienti con sindrome da stanchezza cronica (CFS), un’altra malattia infiammatoria.
Allo studio ha partecipato anche un gruppo di 35 volontari sani, usati come riferimento di base per i marcatori dei livelli di infiammazione.
Marcatori di infiammazione
All’inizio dello studio, tutti i pazienti (con UC gastrointestinale e CFS e psoriasi) presentavano aumentati livelli di tre biomarcatori ematici per l’infiammazione, rispetto ai controlli.
I tre biomarcatori erano proteina C-reattiva (CRP) e le citochine pro-infiammatorie, necrosis factor alfa (TNF-a) e interleuchina-6 (IL-6).
Durante il periodo di prova, durato tra 6 e 8 settimane, ogni paziente e 22 controlli sani,hanno ricevuto il probiotico o un placebo.
Alla fine del processo, i ricercatori hanno scoperto che rispetto ai controlli:
- Tutti e tre i gruppi di pazienti che hanno ricevuto il probiotico avevano significativamente più bassi livelli di CRP rispetto al placebo.
- Tuttavia, solo pazienti affetti da CFS e psoriasi hanno mostrato riduzione di TNF-a e solo i pazienti UC e CFS hanno mostrato riduzioni di IL-6.
I ricercatori spiegano che la riduzione dei livelli dei marcatori infiammatori, osservata nel processo, indica remissione e un minor rischio di recidiva.
I ricercatori affermano che il loro lavoro è il primo a mostrare che un probiotico offre riduzioni consistenti dei marcatori di infiammazione in una serie di condizioni, gastrointestinali e non-gastrointestinali. Inoltre, i risultati mostrano anche fino a che punto B. infantis 35624, in particolare, può influenzare il sistema immunitario umano.
Il co-autore dello studio, il professor Eamonn Quigley, capo della gastroenterologia e epatologia presso la divisione del Methodist Hospital di Houston in Texas, ha detto:
“Alcuni probiotici alterano il sistema immunitario negli studi animali, ma pochi traducono gli stessi effetti sull’uomo.
Quello che impressiona di questi risultati è che essi provengono da individui con malattie infiammatorie comuni”.
Il Prof. Quigley afferma che lo studio solleva la “prospettiva eccitante” di usare probiotici specifici per influenzare il sistema immunitario dall’interno dell’intestino.
Fonte “Bifidobacterium infantis 35624 modulates host inflammatory processes beyond the gut”; Groeger D, O’Mahony L, Murphy EF, Bourke JF, Dinan TG, Kiely B, Shanahan F, Quigley EM; Gut Microbes 2013; 4:325 – 339; PMID: 23842110; DOI: 10.4161/gmic.25487; Link to Abstract.