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Scoperto potenziale gene dell’obesità

Immagine: Le cellule di grasso sono state ridotte dopo che il gene ‘dell’obesità’ è stato silenziato (sinistra contro destra).
Image credit: Gareth Lim, UBC

Per la prima volta gli scienziati hanno scoperto un legame diretto tra un gene e la produzione di grasso nel corpo. La scoperta potrebbe essere la chiave per affrontare l’obesità.

L’obesità rappresenta un problema di salute globale, in particolare negli Stati Uniti.

Un consorzio di scienziati ha scoperto che oltre 100 regioni del genoma umano hanno influenza sullo sviluppo dell’ obesità, dalla regolazione del senso di fame, alla distribuzione del grasso nel corpo.

I ricercatori della University of British Columbia (UBC) in Canada, hanno iniziato a studiare la famiglia di proteine ​​14-3-3 che sono una componente comune del tessuto grasso malsano dei pazienti obesi.

Un particolare gene codifica per una proteina chiamata 14-3-3zeta, che si trova in ogni cellula del corpo. Gli scienziati hanno scoperto che quando questo gene è stato messo a tacere nei topi, ha provocato una drammatica riduzione del grasso bianco.

Il grasso bianco o tessuto adiposo bianco, è tradizionalmente legato allo sviluppo dell’ obesità, malattie cardiache e diabete perché memorizza le calorie a differenza del grasso bruno che le brucia per generare calore. 

L’autore dello studio Gareth Lim, un borsista post-dottorato dell’ UBC Life Sciences Institute, spiega l’importanza della proteina 14-3-3zeta:

“La gente guadagnano grasso in due modi: attraverso la moltiplicazione delle loro cellule adipose e attraverso l’espansione delle cellule adipose individuali. Questa proteina influenza sia il numero di cellule che la dimensione, giocando un ruolo nel ciclo di crescita di queste cellule.. ”

Riduzione del 50% di grasso bianco nei topi con gene silenziato

La quantità di grasso bianco nei topi con il gene silenziato è stata ridotta del 50%, nonostante questi topi mangiavano la stessa quantità di cibo.

Inoltre, i topi che sono stati allevati per avere livelli più elevati della proteina 14-3-3zeta sono risultati notevolmente più grandi, più rotondi e in media con il 22% in più di grasso bianco, quando sono stati nutriti con una dieta ad alto contenuto calorico.

La ricerca è stata pubblicata in Nature Communications e mette fine ad uno studio di 4 anni.

Scoprendo il legame tra una produzione di proteine ​​e grassi, nuove terapie farmacologiche possono essere esplorate come un possibile trattamento per l’obesità.

Gli scienziati teorizzano che sopprimendo il gene o bloccando la proteina, l’accumulo di grasso in eccesso nelle persone che sono a rischio di obesità può essere prevenuto così come è accaduto nei topi durante la sperimentazione

L’autore dello studio, il  Prof. James Johnson, ritiene che lo studio sia un passo importante per affrontare l’obesità.

Fonte: 14-3-3ζ coordinates adipogenesis of visceral fat, Gareth Lim et al., Nature Communications, doi: 10.1038/ncomms8671, published online 29 July 2015.

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