HomeSaluteCervello e sistema nervosoScoperto nuovo meccanismo dietro l'epilessia infantile

Scoperto nuovo meccanismo dietro l’epilessia infantile

Gli scienziati del Karolinska Institutet e Karolinska University Hospital in Svezia hanno trovato una nuova spiegazione per la grave epilessia infantile precoce: le mutazioni nel gene che codifica per la proteina KCC2 può provocare la malattia, confermando, con la presente ricerca, una teoria precedente.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.

Attraverso grandi analisi genetiche di una famiglia con due bambini colpiti da epilessia a SciLifeLab a Stoccolma, sono state identificate le mutazioni nel gene che codifica per la proteina di trasporto KCC2. In una collaborazione con gli scienziati della University College di Londra, un’altra famiglia con bambini portatori di mutazioni nello stesso gene è stata ulteriormente identificata. Due dei bambini in ogni famiglia dimostravano sintomi simili che possono essere collegati ad una grave variante dell’epilessia infantile.

“L’epilessia si verifica in molte forme diverse. Associazioni precedenti con KCC2 sono state osservate, come ad esempio una scarsa regolazione della proteina dopo il danno cerebrale che aumenta la tendenza alle convulsioni, ma la prova solida di questo meccanismo della malattia, ad oggi, no c’era ancora”, dice Anna Wedell, dirigente medico presso il Karolinska University Hospital e professore presso il Dipartimento di Medicina Molecolare e Chirurgia del Karolinska Institutet

.”Attraverso la nostra scoperta siamo stati in grado di dimostrare che una disfunzione della proteina KCC2 causa l’epilessia e, quindi, che uno squilibrio nel sistema di regolazione di ioni cloruro del cervello può essere il motivo dietro la malattia. Il passo successivo è quello di indagare in che misura questo squilibrio avviene nelle varianti più comuni dell’ epilessia”.

KCC2 costituisce un canale del cloro specificamente localizzato nel cervello e ha in precedenza, dimostrato di giocare un ruolo importante nella inibizione sinaptica mantenendo una bassa concentrazione di ioni cloruro all’interno dei neuroni. Normalmente i livelli di KCC2 aumentano poco dopo la nascita, portando la sostanza GABA a trasformare il segnale stimolante in segnale inibitorio.

“Le mutazioni nel gene che codifica per KCC2 evitano questo interruttore che rende il segnale GABA sempre stimolante, non  in grado di inibire i segnali del cervello, dando luogo all’ epilessia” , afferma il Dr Wedell. ,

Conducendo indagini approfondite sulle cellule che esprimono sia normali che forme mutate di KCC2, gli scienziati hanno scoperto che le mutazioni identificate hanno portato a interrotta regolamentazione di ioni cloruro e che uno squilibrio in questo sistema porta così a grave epilessia infantile, una malattia potenzialmente curabile.

“Gli studi clinici sono in corso con un farmaco che, in caso di successo, compenserà  la regolazione interrotta e migliorerà la condizione dei bambini piccoli, con l’epilessia”, conclude il dottor Wedell.

Fonte: ‘Loss-of-function mutations in SLC12A5, encoding the neuronal-specific potassium-chloride co-transporter KCC2, in autosomal recessive epilepsy of infancy with migrating focal seizures (EIMFS)’, Tommy Stödberg, Amy McTague, Arnaud Ruiz, Hiromi Hirata, Juan Zhen, Philip Long, Irene Farabella, Esther Meyer, Atsuo Kawahara, Grace Vassallo, Stavros Stivaros, Magnus Bjursell, Henrik Stranneheim, Stephanie Tigerschiöld, Bengt Persson, Iftikhar Bangash, Krishna Das, Deborah Hughes, Nicole Lesko, Joakim Lundeberg, Rodney Scott, Annapurna Poduri, Ingrid Scheffer, Holly Smith, Paul Gissen, Stephanie Schorge, Maarten Reith, Maya Topf, Dimitri Kullmann, Robert Harvey, Anna Wedell, and Manju Kurian, Nature Communications online 3rd August 2015, DOI: 10.1038/NCOMMS9038

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