I ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, guidati dal Dr. Brian Wolpin, affermano di aver identificato un marcatore nel sangue che può indicare lo sviluppo del cancro del pancreas, aprendo la strada a un test di diagnosi precoce.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Medicine .
E’ difficile da diagnosticare precocemente il cancro del pancreas perchè la malattia di solito, non causa alcun sintomo fino a quando non si è già diffusa ad altri organi.
“La maggior parte delle persone affette da adenocarcinoma pancreatico duttale (PDAC) – di gran lunga la forma più comune di cancro pancreatico – sono diagnosticate dopo che la malattia ha raggiunto uno stadio avanzato”, afferma il Dr Wolpin. ” Rilevare la malattia prima del suo sviluppo, può migliorare la nostra capacità di trattarla con successo”.
ll Dr. Wolpin e colleghi hanno cercato di capire se PDAC innesca cambiamenti nel modo in cui il corpo usa energia e nutrienti e se questi cambiamenti potevano essere rilevati nel sangue, prima della diagnosi della malattia stessa.
Aumento dei livelli di aminoacidi a catena ramificata possono essere segno precoce di cancro al pancreas
Il team ha valutato campioni di sangue di 1.500 persone che erano parte di grandi studi-sanitari di monitoraggio.
Sono stati osservati più di 100 composti rilevati durante il processo metabolico, noti come metaboliti, prima di dividere i campioni in due gruppi: partecipanti che in seguito avevano sviluppato il cancro al pancreas e partecipanti che non avevano sviluppato la malattia.
I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti che avevano sviluppato il cancro al pancreas, avevano livelli ematici elevati di acidi a catena ramificata (BCAA) – nutrienti essenziali che il corpo estrae dalle proteine presenti negli alimenti – rispetto ai partecipanti che non avevano sviluppato il cancro al pancreas.
Questi aumento dei livelli di BCAA sono stati trovati nei pazienti, prima che fossero diagnosticati con cancro al pancreas.
Studi precedenti del team hanno dimostrato che i topi con tumori pancreatici inoltre avevano aumentati livelli di BCAA. Con questo in mente, i ricercatori hanno ipotizzato che questi ultimi risultati indicano che i tumori pancreatici nell’uomo aumentano i livelli di BCAA.
Ulteriori analisi hanno rivelato che una rottura nel tessuto muscolare è responsabile dell’aumento di aminoacidi, in quanto il processo rilascia più aminoacidi nella circolazione sanguigna. Attività simile è stata osservata nella cachessia neoplastica – una malattia del muscolo che può verificarsi nelle prime fasi del cancro.
La scoperta potrebbe anche migliorare la comprensione di come i tumori pancreatici hanno impatto in altre zone del corpo.
Commentando i risultati, il co-autore senior Dr. Matteo Vander Heiden, del Massachusetts Institute of Technology e Dana-Farber, dice:
“Questo lavoro rappresenta un progresso nella diagnosi precoce del tumore del pancreas e nella individuazione di nuove strategie di trattamento per le persone con la malattia”.
Fonte American Cancer Society, information on pancreatic cancer,via Newswise