C’è un bisogno urgente di maggiori conoscenze sulle cause genetiche del tumore del pancreas. Ad oggi la maggior parte dei pazienti vive solo un paio di mesi dopo la diagnosi e si prevede che la condizione possa diventare il secondo tumore più comune nei paesi occidentali, entro un decennio.
Un team internazionale, guidato da ricercatori australiani, ha studiato la genetica del tumore del pancreas ed ha rivelato che in realtà esso esprime quattro malattie separate, ciascuna con differenti inneschi genetici e tassi di sopravvivenza. La ricerca offre nuove opportunità di diagnosi e trattamenti più accurati.
I significativi risultati dello studio includono anche 10 percorsi genetici alla base della trasformazione del normale tessuto del pancreas in tumori cancerosi. Alcuni di questi processi sono legati ai tumori della vescica e del polmone e offrono la possibilità di utilizzare i trattamenti per curare questi tumori, anche per il cancro del pancreas.
Lo studio è stato condotto dal Prof. Sean Grimmond, della University of Queensland’s Institute for Molecular Bioscience (IMB) e ora Director of Research & The Bertalli Chair in Cancer Medicine, University of Melbourne Centre for Cancer Research.
Lo studio è stato pubblicato oggi, sulla rivista internazionale Nature.
Il team di ricerca comprende anche il Professor Andrew Biankin Garvan dell’ Institute of Medical Research e della University of New South Wales ed il bioinformatico Dr Nicola Waddell,del QIMR Berghofer Medical Research.
Nel corso di sette anni, gli scienziati hanno analizzato i genomi di 456 tumori pancreatici per determinare i processi fondamentali che vengono danneggiati quando normali tessuti pancreatici si trasformano in tumori aggressivi.
“Abbiamo identificato 32 geni da 10 percorsi genetici che sono costantemente mutati nei tumori pancreatici, ma un’analisi più approfondita delle attività dei geni ha rivelato quattro distinti sottotipi di tumori“, ha spiegato il Professor Grimmond.
“Questo studio dimostra che il cancro del pancreas è meglio considerato come quattro malattie distinte, con diversi tassi di sopravvivenza, trattamenti e genetica di base”.
“Conoscere quale sottotipo ha un paziente, permetterebbe una più accurata diagnosi, prognosi e un migliore trattamento”.
È importante sottolineare che il Professor Grimmond ha riferito che ci sono già farmaci contro il cancro e farmaci in fase di sviluppo, che potenzialmente possono utilizzati per indirizzare le parti della ‘macchina danneggiata’ che guida la fase iniziale dello sviluppo dei tumori pancreatici.
“Per esempio alcuni ceppi di cancro al pancreas sono inaspettatamente associati a mutazioni normalmente associate con il cancro al colon o leucemie e per i quali i farmaci sperimentali sono già disponibili o in fase di sviluppo. Altri tumori pancreatici presentano forti somiglianze con alcuni tipi di cancro della vescica e del polmone e possiamo iniziare a lavorare su queste conoscenze, per migliorare i trattamenti per il cancro del pancreas”, dice il ricercatore.
In primo luogo, il team ha eseguito un’ analisi genomica integrata, nel senso che ha combinato i risultati di diverse tecniche per esaminare non solo il codice genetico, ma anche le variazioni nella struttura e l’attività dei geni, ottenendo maggiori informazioni rispetto al passato, circa i danni genetici e l’innesco della condizione.
Questo studio si basa su studi precedenti studi condotti dal team come parte del Cancer Genome Consortium (ICGC).
Fonte: Nature, 2016; DOI:10.1038/nature16965