HomeSaluteCervello e sistema nervosoScoperta la radice fisica della depressione

Scoperta la radice fisica della depressione

Avanza la comprensione della radice fisica della depressione grazie ad una ricerca condotta presso l’Università di Warwick, nel Regno Unito e Fudan University in Cina.

Lo studio dimostra che la depressione colpisce la parte del cervello che è implicata nella “non-ricompensa” ossia la corteccia orbitofrontale in modo che chi soffre della malattia vive un senso di perdita di sè e delusione, associate alla “non ricompensa”.

( Vedi anche:Scoperto un nuovo percorso utile per alleviare la depressione).

Questa zona del cervello, che si attiva quando i premi non vengono ricevuti, è collegata anche con la parte del cervello che è coinvolta con il “senso di sé” e può portare alla “perdita di sè” e bassa autostima.

Queste nuove scoperte potrebbero preannunciare una svolta nel trattamento della depressione, andando alla radice della malattia per aiutare le persone depresse a liberarsi dei pensieri negativi e dell’eccessiva concentrazione su di sè.

Lo studio è stato condotto dal Prof. Edmund Rolls della Warwick,dal Prof. Jianfeng Feng della Warwick e dal Dr. Wei Cheng della Fudan University e da altri centri in Cina.

In questo ampio studio, quasi 1.000 persone in Cina sono state sottoposte alla risonanza magnetica che ha analizzato le connessioni tra la zona orbitofrontale della corteccia e le diverse parti del cervello umano affetto da depressione.

Il Professor Jianfeng Feng commenta:

“Più di una persona su dieci soffre di depressione, una malattia che è così comune e diffusa nella società moderna che possiamo anche trovare i resti di Prozac (un farmaco per la depressione) nell’ acqua del rubinetto a Londra”.

“La nostra ricerca, con la combinazione di un grande numero di dati raccolti in tutto il mondo ed i nostri nuovi metodi, ci ha permesso di localizzare le radici della depressione e dovrebbe aprirele porte a nuove strade per migliorare i trattamenti terapeutici in un prossimo futuro per questa devastante malattia”, ha aggiunto il Prof. Feng.

Il Professor Edmund Rolls dice:

“Le nuove scoperte su come la depressione è collegata a diverse connettività funzionali della corteccia orbitofrontale hanno implicazioni nello sviluppo di nuovi trattamenti alla luce della recente teoria della non-ricompensa”.

La ricerca, ‘Medial reward and lateral non-reward orbitofrontal cortex circuits change in opposite directions in depression’, è stata pubblicata dalla rivista Brain.

Fonte: Università di Warwick

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