Svolta nell’ alzheimer: gli scienziati della Duke University nel North Caroline negli Stati Uniti D’America, hanno aperto una nuova strada nella ricerca della cura per l’alzheimer.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, dimostra come la malattia, nei topi, sembra dipendere principalmente dalla carenza di una sostanza importante per il cervello, l’aminoacido arginina, che viene ‘divorato’ dalle cellule del sistema immunitario degli stessi topi.
I ricercatori hanno osservato infatti, che nei modelli di topi con alzheimer, le cellule immunitarie che normalmente proteggono il cervello, cominciano a consumare la sostanza nutritiva di vitale importanza, l’arginina. Bloccando questo processo con un farmaco, i ricercatori sono stati in grado di prevenire la formazione delle placche amiloide che sono la caratteristica della malattia di alzheimer e impedire la perdita della memoria nei topi.
I risultati di questo studio sono particolarmente incoraggianti perchè, fino ad ora, il ruolo esatto del sistema immunitario e dell’arginina nell’alzheimer, era completamente sconosciuto.
Il consumo esagerato di arginina da parte delle cellule immunitarie è risultato importantissimo nei processi che determinano lo sviluppo della malattia. ” Impedire questo processo potrebbe portare alla cura della malattia”, spiega Carol Colton, docente di neurologia alla Duke University School of Medicine e autore dello studio.