Immagine: demielinizzazione nella sclerosi multipla. CVredit: Thomas Jefferson University.
La N-acetilcisteina (NAC) è una molecola presente in natura che reintegra gli antiossidanti e mostra un miglioramento del metabolismo cerebrale e miglioramenti auto-riportati nella funzione cognitiva nei pazienti con sclerosi multipla, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Neurology.
Lo studio ha riscontrato miglioramenti nel metabolismo cerebrale, in particolare nelle aree che supportano la cognizione come i lobi frontale e temporale nei pazienti con sclerosi multipla. Inoltre, i pazienti hanno riportato miglioramenti qualitativi nelle loro capacità cognitive e di attenzione. Lo studio è stato condotto dal Dipartimento di Medicina Integrativa e Scienze Nutrizionali, nonché dai Dipartimenti di Neurologia e Radiologia, alla Thomas Jefferson University.
Gli attuali trattamenti per la sclerosi multipla sono generalmente limitati al tentativo di rallentare la progressione della malattia prevenendo il verificarsi di nuove lesioni cerebrali. Tuttavia, questi approcci non aiutano i neuroni che sono già stati colpiti dal processo della malattia. Mentre l’evento principale della sclerosi multipla deriva da un processo immunologico che prende di mira la sostanza bianca, l’effettivo danno ai neuroni può essere dovuto in gran parte allo stress ossidativo causato dalla reazione immunitaria. NAC è un integratore orale e si presenta anche in forma endovenosa che viene utilizzata per proteggere il fegato dal sovradosaggio di paracetamolo. Diversi studi iniziali hanno dimostrato che la somministrazione di NAC aumenta i livelli di glutatione nel cervello. Poiché il glutatione è un antiossidante, i ricercatori hanno suggerito che potrebbe ridurre lo stress ossidativo dalla reazione immunitaria, anche se non è chiaro se migliorerebbe la funzione dei neuroni. L’attuale studio lo ha testato monitorando il metabolismo cerebrale del glucosio sulla tomografia ad emissione di positroni (PET), come proxy per la normale funzione neuronale.
“Questo studio è un passo importante per capire come la molecola NAC potrebbe funzionare come una via potenzialmente nuova per la gestione dei pazienti con sclerosi multipla. NAC sembra consentire ai neuroni di recuperare parte della loro funzione metabolica “, afferma l’autore senior sullo studio Daniel Monti, MD, Presidente del Dipartimento di Medicina Integrativa e Scienze Nutrizionali e Direttore del Marcus Institute of Integrative Health della Thomas Jefferson University.
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I ricercatori hanno valutato 24 pazienti con sclerosi multipla che hanno continuato il loro trattamento e sono stati collocati in due gruppi: il primo gruppo ha ricevuto una combinazione di NAC orale e endovenosa (IV) per due mesi (in aggiunta al loro attuale programma di trattamento); e il secondo gruppo, i pazienti di controllo, hanno ricevuto solo il loro trattamento standard per la sclerosi multipla per due mesi. Quei pazienti nel gruppo attivo hanno ricevuto 50 mg / kg di NAC per via endovenosa una volta alla settimana e 500 mg di NAC per via orale 2 volte al giorno.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a scansione cerebrale mediante imaging PET FDG che misura la quantità di metabolismo del glucosio nei neuroni in tutto il cervello. Questo test è stato utilizzato per determinare il livello di recupero neuronale. I pazienti sono stati valutati inizialmente e dopo due mesi dalla ricezione di NAC o dalla terapia standard di cura. I pazienti sono stati inoltre valutati clinicamente utilizzando diverse misure della funzione cerebrale e della qualità della vita.