Domani e domenica torna in 4.000 piazze italiane ‘La Mela’ dell’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), manifestazione organizzata sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica con lo scopo di informare, sensibilizzare, sostenere la ricerca scientifica ed i servizi per i giovani con sclerosi multipla (sm). Per il secondo anno consecutivo lo chef Alessandro Borghese è il ‘volto’ della campagna.
La sclerosi multipla oggi in Italia colpisce 75 mila persone, e il 50% sono giovani. Cronica e imprevedibile, è la prima causa di invalidità tra i giovani dopo gli incidenti stradali. La malattia si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona. La ‘Mela di Aism’ nasce non solo per garantire sostegno alla ricerca sulla sm, ma per far vivere tutti i progetti di Aism a supporto dei giovani con sm: sportelli informativi e di orientamento, convegni sul territorio, prodotti editoriali pensati per rispondere a quesiti e problemi che si presentano nella loro vita quotidiana, sanitaria, sociale e lavorativa e un blog (www.giovanioltrelasm.it) dove tutti possono riconoscersi. La ricerca negli ultimi anni ha fatto molti progressi. Esistono terapie in grado di rallentare la progressione della malattia e di migliorare la qualità di vita delle persone. Ma la causa e la cura risolutiva non sono state ancora trovate. Per questo è fondamentale sostenere la ricerca scientifica. Fino al 12 ottobre all’evento è legato anche l’SMS solidale 45591 del valore di 1 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile e CoopVoce.
Una parte dei fondi raccolti nelle piazze e con l’sms solidale andranno a sostenere i progetti scientifici che riguardano l’ambito della sm progressiva ancora oggi orfana di terapie. Sono un milione di persone con sm nel mondo e 25 mila solo in Italia le persone colpite da forma progressiva di sclerosi multipla. Proprio oggi, inoltre, dal congresso Ectrims sulla sm in corso a Barcellona è stato annunciato uno studio di Fase III con una nuova molecola, ocrelizumab, che apre nuove speranze per la lotta alla forma progressiva.
Fonte:ANSA