Secondo uno studio effettuato dall’Università di Melbourne, una sola iniezione di tossina botulinica, migliora in modo significativo il tremore degli arti superiori, in pazienti affetti da sclerosi multipla (SM). L’effetto positivo del farmaco si sviluppa in sei settimane. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Neurology. Il miglioramento dura circa 12 settimane, tuttavia l’uso della tossina è associato ad una maggiore debolezza degli arti che si è risolta in due settimane. Circa due terzi dei pazienti affetti da SM, presentano tremori che colpiscono prevalentemente gli arti superiori e contribuiscono alla disabilità per il 15% dei casi. La tossina botulinica produce una chemiodenervazione reversibile dei muscoli che porta ad una riduzione della spasticità. Il trial ha coinvolto 25 pazienti con SM recidivante-remittente e sclerosi multipla secondaria progressiva, con tremori invalidanti alle braccia. Secondo gli studiosi l’ipotesi è che l’effetto benefico della tossina botulinica sia dovuto ad un blocco delle efferenze motorie gamma e delle afferenze sulle fasce muscolari. In passato si credeva che il principale meccanismo attraverso il quale la tossina riduce i movimenti involontari e gli spasmi, fosse legato al suo effetto sulla forza muscolare, ma gli studi suggeriscono che il tremore potrebbe essere sostenuto da un meccanismo diverso e che la debolezza muscolare significativa, non è un requisito indispensabile per ottenere un beneficio dal trattamento. Si tratta infatti di una debolezza transitoria e non invalidante.
Sclerosi multipla, la tossina botulinica migliora il tremore
Newsletter
Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail