HomeSaluteCervello e sistema nervosoUna scansione degli occhi può diagnosticare precocemente l'alzheimer

Una scansione degli occhi può diagnosticare precocemente l’alzheimer

I ricercatori di neuroscienze del Cedars-Sinai hanno scoperto che la malattia di Alzheimer influenza la retina nello stesso modo in cui colpisce il cervello.

Lo studio ha anche rivelato che una scansione oculare non invasiva, potrebbe rilevare i segni chiave della malattia di Alzheimer anni prima che i pazienti sperimentino i sintomi.

Utilizzando una scansione dell’occhio ad alta definizione sviluppata appositamente per lo studio, i ricercatori hanno scoperto i principali segnali dello sviluppo della malattia di Alzheimer: depositi di beta amiloide, un accumulo di proteine ​​tossiche nella retina. I risultati rappresentano un importante progresso verso l’individuazione precoce di persone a rischio elevato di alzheimer.

Lo studio è stato pubblicato oggi, in JCI Insight.

Più di 5 milioni di americani hanno la malattia di Alzheimer e questo numero è destinato a triplicare entro il 2050, secondo l’Associazione Alzheimer.

( Vedi anche:Il laser risveglia i ricordi persi in modello di alzheimer).

“I risultati suggeriscono che la retina può servire come fonte affidabile per la diagnosi della malattia di Alzheimer“, ha dichiarato l’autore principale dello studio, Maya Koronyo-Hamaoui, Professore associato nei dipartimenti di Neurochirurgia e Scienze Biomediche presso Cedars- Sinai. “Uno dei maggiori vantaggi dell’analisi della retina è la ripetibilità che ci permette di monitorare i pazienti e di valutare potenzialmente la progressione della loro malattia”.

Yosef Koronyo, un Prof. associato di ricerca nel Dipartimento di Neurochirurgia e primo autore dello studio, ha affermato che un’altra scoperta fondamentale del nuovo studio è stata la scoperta delle placche amiloidi nelle regioni periferiche precedentemente trascurate della retina. il ricercatore ha osservato che la quantità di placca nella retina è correlata con la quantità di placca in aree specifiche del cervello.

“Ora sappiamo esattamente dove cercare per trovare i segni della malattia di Alzheimer nel più breve tempo possibile e prima della comparsa dei sintomi”, ha detto Koronyo.

Secondo Keith L. Black, Presidente del Dipartimento di Neurochirurgia di Cedars-Sinai e Direttore dell’Istituto Neurochirurgico Maxine Dunitz, che ha co-condotto lo studio, i risultati offrono speranza per la diagnosi precoce dell’alzheimer.

” La nostra speranza è che alla fine la scansione degli occhi potrà essere utilizzata come dispositivo di screening per rilevare la malattia precocemente ed intervenire per cambiare il corso del disturbo con farmaci e cambiamenti di stile di vita”, ha ggiunto Black.

Per decenni, per diagnosticare  l’alzheimer, i medici si sono basati sulla scansione dei cervelli dei pazienti con la tomografia a positroni (PET) per fornire la prova della malattia, ma la tecnologia è costosa e invasiva e richiede che il paziente venga iniettato con traccianti radioattivi.

Nel tentativo di trovare una tecnica più economica e meno invasiva, il team di ricerca Cedars-Sinai ha collaborato con i ricercatori della NeuroVision Imaging, l’Organizzazione per la Ricerca Scientifica e Industriale del Commonwealth, l’Università della Southern California e l’UCLA, per sviluppare questo nuovo approccio non invasivo di screening degli occhi per la diagnosi precoce di alzheimer.

I risultati pubblicati sono basati su una sperimentazione clinica condotta su 16 pazienti affetti da Alzheimer che hanno bevuto una soluzione che include la curcumina, un componente naturale del curcuma. La curcumina colora la placca amiloide nella retina che così può essere rilevata dalla scansione.

Fonte: EurekAlert

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano