Un team di ricerca è riuscito a ripristinare una proteina di riparazione mancante nel muscolo scheletrico di pazienti affetti da distrofia muscolare.
Tre pazienti portatori di una mutazione hanno ricevuto una singola dose sistemica di un inibitore del proteasoma. Dopo solo pochi giorni la muscolatura dei pazienti ha prodotto la proteina mancante dysferlin a livelli che potrebbero essere terapeuticamente efficaci.
Quando le membrane delle cellule muscolari sono danneggiate, la proteina di riparazione dysferlin si attiva e risigilla le membrane muscolari. Se questa proteina di riparazione è alterata a causa di una mutazione genetica, il sistema del corpo che effettua il “controllo di qualità” (il cosiddetto proteasoma), identifica la proteina come difettosa e la elimina. Senza disferlina, le membrane ferite delle cellule muscolari non possono essere riparate e questo porta alla progressiva perdita di cellule muscolari scheletriche e quindi all’ atrofia muscolare. Sembra che proprio il sistema mutato di controllo della qualità del corpo, neutralizza la disferlina anche se la mutazione in realtà non pregiudica la sua funzione di riparazione.
Proteine di riparazione riattivate in pazienti affetti da distrofia muscolare
Il gruppo di ricerca, guidato dal professor Michael Sinnreich presso i Dipartimenti di Neurologia e di Biomedicina dell’Università e Ospedale Universitario di Basilea, aveva precedentemente dimostrato che gli inibitori del proteasoma possono riattivare le proteine disferlina nelle cellule muscolari in coltura, di pazienti con distrofia muscolare. L’inibizione del controllo di qualità esagerato della cellula, consente alla proteina alterata di riconquistare la sua funzione e riparare le membrane muscolari danneggiate.
Ora la squadra ha tradotto queste scoperte in applicazioni cliniche e ha restaurato la proteina disferlina mancante nel muscolo scheletrico di pazienti affetti da distrofia muscolare. Tre pazienti portatori della mutazione disferlina hanno ricevuto una singola dose sistemica di un inibitore del proteasoma. Dopo solo pochi giorni la muscolatura dei pazienti ha prodotto la proteina mancante dysferlin a livelli che potrebbero essere terapeuticamente efficace.
Prova a lungo termine pianificata
Per il capo della ricerca Michael Sinnreich, le nuove scoperte servono come basi per futuri studi clinici a lungo termine: “Questi risultati potrebbero essere importanti per il trattamento di pazienti affetti da distrofia muscolare e altre malattie genetiche incurabili”.
Lo studio è stato finanziato da Gebert Rüf Foundation, the Uniscientia Foundation, the Swiss National Science Foundation, the Neuromuscular Research Association Basel, the Association Française contre les Myopathies, the Swiss Muscle Society as well as the Swiss Foundation for Research on Muscle Diseases, and conducted with the support of the Clinical Trial Unit of the Basel University Hospital.
Fonte
- B. A. Azakir, B. Erne, S. Di Fulvio, G. Stirnimann, M. Sinnreich. Proteasome inhibitors increase missense mutated dysferlin in patients with muscular dystrophy. Science Translational Medicine, 2014; 6 (250): 250ra112 DOI:10.1126/scitranslmed.3009612