E’ diventato un dilemma fin troppo comune: circa 11 milioni di visite mediche ogni anno, riguardano le infezioni del tratto urinario (UTI).
Il responsabile di questa condizione è l’ Escherichia coli ed il trattamento è a base di antibiotici. Questo problema di salute riguarda particolarmente le donne, che hanno una probabilità tra il 40 e il 50 per cento di sviluppare una infezione delle vie urinarie ad un certo punto della loro vita. Si stima che le donne hanno da due a otto volte più probabilità di sviluppare un’infezione urinaria rispetto agli uomini, con un terzo di esse che soffre almeno di una recidiva.
I trattamenti convenzionali delle infezioni urinarie causano gravi conseguenze. Il problema è che l’uso continuo di antibiotici porta all’antibiotico resistenza.Per quanto efficace, ci sono sempre alcuni batteri che sopravvivono al trattamento e quelli che lo fanno, sviluppano una resistenza agli antibiotici. Poiché questi batteri farmaco-resistenti sopravvivono e si moltiplicano – un’intera nuova popolazione di batteri resistenti, vengono creati. Infatti, più tipi di antibiotici vengono utilizzati, più vi è la possibilità di sviluppare la resistenza ad un maggior numero di farmaci. Il circolo vizioso continua e presto una generazione di “superbatteri”, resistenti a tutti gli antibiotici conosciuti, emergerà.
Esiste un’alternativa ai farmaci per trattare le infezioni del tratto urinario?
La chiave per evitare trattamenti antibiotici e contribuire alla resistenza agli antibiotici, è quella di fermare i batteri già nelle loro tracce. Ciò significa trovare una soluzione che previene le infezioni del tratto urinario.
La ricerca, per ridurre le infezioni, già in passato ha portato allo sviluppo di composti sintetici che impediscono ai batteri di attaccarsi alle cellule del rivestimento urinario. La maggior parte di questa ricerca si è concentrata sullo sviluppo di molecole che riempiono i cosiddetti siti di legame, eliminando la capacità dei batteri di aderire alla mucosa delle vie urinarie. Ciò significa che i batteri vengono ” lavati via” naturalmente, con il flusso di urina prima che l’infezione abbia la possibilità di iniziare a diffondersi.
Fortunatamente, la natura ci ha fornito un’alternativa, con risultati simili.
Una soluzione naturale per combattere le infezioni urinarie è stata trovata nei mirtilli.
Potreste aver sentito che il succo di mirtillo è utile nel trattamento dei problemi del tratto urinario, ma questo consiglio non è solo un vecchio rimedio delle nonne!! Gli studi, che coprono quasi 50 anni, hanno dimostrato che i prodotti a base di mirtilli , in particolare gli estratti del frutto intero, sono utili nella prevenzione delle infezioni del tratto urinario. E’ stato dimostrato che le persone che consumano questi prodotti sviluppano la stessa capacità, offerta dai farmaci, di impedire ai batteri di attaccarsi alle cellule della vescica, vagina e uretra.
I rimedi a base di erbe ci aiutano ad evitare l’uso di antibiotici.
Oltre al succo di mirtilli, ci sono altri rimedi naturali per i problemi del tratto urinario. Sono state identificate diverse erbe che contribuiscono a ridurre il dolore, l’ infiammazione, così come una varietà di danni causati dalle infezioni del tratto urinario, contribuendo ad eliminare le tossine.
Per lo insorgenza di una infezione delle vie urinarie, si consiglia di bere molta acqua per aumentare il flusso di urina. Assumere echinacea ai primi segni del problema. La camomilla, tarassaco, tè, tè di ortica e semi di finocchio, sono anche noti per contribuire ad aumentare il flusso di urina. Si suggerisce inoltre di aggiungere olio di semi di lino, mirtilli, sedano, anguria, bevande verdi a base d verdure crude, carote, barbabietole, cetrioli e yogurt fresco alla vostra dieta abituale, per contribuire a ridurre i sintomi.