Retinopatia ischemica-Immagine:contributo di TRAP1 allo sviluppo della retinopatia ischemica. (A) Schema per le procedure sperimentali dei topi OIR. B) Quantificazione dell’mRNA di TRAP1. C) Quantificazione dei livelli di proteina TRAP1. D) Colorazione immunoistochimica di TRAP1 nelle retine di topo. E) Vasi sanguigni retinici normalizzati nei topi Trap1 −/− OIR. Credit Advanced Science-
Una tecnologia con il potenziale per trattare la retinopatia ischemica nei neonati prematuri e nei pazienti diabetici è stata sviluppata dal Professor Byoung Heon Kang e dal suo gruppo di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Biologiche dell’UNIST, in collaborazione con il team del Professor Dong Ho Park presso l’Ospedale universitario nazionale di Kyungpook.
La retinopatia ischemica, caratterizzata dalla rottura della barriera emato-retinica e dalla crescita anormale dei vasi sanguigni, spesso porta a disturbi e perdita della vista. I ricercatori hanno identificato il ruolo critico di uno chaperone mitocondriale chiamato proteina 1 associata al recettore del fattore di necrosi tumorale (TRAP1) nella patogenesi della retinopatia ischemica.
Attraverso l’ablazione genetica di Trap1 o il trattamento con inibitori di TRAP1 a piccole molecole, come il mitochinone (MitoQ) e SB-U015, il gruppo di ricerca è riuscito ad alleviare le patologie retiniche in modelli murini che mimano le retinopatie ischemiche.
Questo effetto terapeutico è stato attribuito alla degradazione proteolitica del fattore 1α inducibile dall’ipossia (HIF1α), un fattore di trascrizione implicato nella rottura della barriera emato-retinica e nella neovascolarizzazione patologica. La degradazione di HIF1α è stata facilitata dall’apertura del poro di transizione della permeabilità mitocondriale e dall’attivazione della proteasi calcio-dipendente calpaina-1.
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati su Advanced Science.
Questi risultati aprono nuove possibilità per trattamenti innovativi contro la retinopatia ischemica, compresa la retinopatia del prematuro e la retinopatia diabetica proliferativa. La tecnologia si concentra sul target e sulla regolazione dell’attivazione aberrante di HIF1α e dei mitocondri in condizioni ipossiche, fornendo un approccio trasformativo per affrontare le cause alla base delle malattie della retina. A differenza dei metodi di trattamento convenzionali, questa tecnologia può essere facilmente somministrata utilizzando farmaci oftalmici, rendendola accessibile a una gamma più ampia di pazienti.
“L’eccessiva produzione di fattori angiogenici nella retinopatia è strettamente legata alle proprietà mitocondriali”, spiega il Professor Kang. “Sopprimendo l’espressione della proteina TRAP1, possiamo migliorare la condizione della retinopatia“.
La sostanza terapeutica, attualmente in fase di sviluppo da Smartin Bio Inc., una startup fondata dal Professor Byoung Heon Kang, è sottoposta a studi non clinici.
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Lo sviluppo di successo di questa tecnologia rappresenta una grande promessa nel rivoluzionare il panorama del trattamento della retinopatia ischemica, offrendo sia un’efficacia eccezionale che una comoda usabilità che supera i limiti dei trattamenti esistenti. Con il progresso degli studi clinici e dello sviluppo, questa innovazione porta speranza per un futuro migliore per i pazienti affetti da retinopatia.
Fonte: Advanced Science