Secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), a partire dal 7 settembre 2014, il virus Ebola ha causato la morte di oltre 2.200 persone, in Africa occidentale. L’epidemia, iniziata in Guinea, si è diffusa in Liberia, Nigeria, Senegal e Sierra Leone.
C’è anche un altro focolaio del virus Ebola nella Repubblica democratica del Congo (RDC), che secondo l’OMS è un evento distinto e indipendente che coinvolge ceppi di Ebola non derivati da quelli attualmente in circolazione in Africa occidentale.
I ricercatori hanno usato la cristallografia a raggi x per ottenere la struttura di una proteina chiave del virus Ebola
In questo nuovo studio, pubblicato sulla rivista Acta Crystallographica sezione D, i ricercatori della University of Virginia (UVA) hanno utilizzato la cristallografia a raggi x per ottenere la struttura di una proteina chiave del ceppo Zaire del virus Ebola – il ceppo circolante in Congo.
I virus sono entità molto diverse – hanno una gamma molto più ampia di strutture genomiche degli animali, piante e batteri. Le loro proteine possono essere codificate nel DNA, RNA o in entrambi e le loro strutture ed il loro funzionamento varia ampiamente.
Come molti dei suoi parenti, il virus Ebola ha un singolo filamento di RNA che codifica sette proteine differenti. Una di queste proteine è la nucleoproteina ed è di interesse perché interagisce con il genoma virale.
Gli scienziati sono riusciti a determinare la struttura atomica di cinque delle sette proteine di Ebola, ma la nucleoproteina non è una di loro, anche se le nucleoproteine da altri virus sono state analizzate.
La struttura della nucleoproteina del virus Ebola è unica
Per lo studio, i ricercatori hanno progettato un modello di E. coli per produrre la nucleoproteina di Ebola. Questo ha permesso loro di determinare la struttura atomica del “dominio C-terminale” della proteina, che si estende in una posizione identificata come residuo aminoacido da 641 a 739, attraverso la cristallografia a raggi x.
C’è grande interesse in questa parte della proteina, perché l’evidenza suggerisce che essa è coinvolta nella trascrizione delle istruzioni genetiche del virus per assemblare se stesso all’interno delle cellule ospiti.
Utilizzando la cristallografia a raggi X, la squadra UVA, guidata dal virologo Dr. Dan Engel e dal biologo Dr. Zygmunt Derewenda, ha scoperto che la nucleoproteina di Ebola ha una piega terziaria precedentemente sconosciuta e che un ulteriore esame potrebbe rivelare esattamente come il virus si assembla nelle cellule infette.
Gli scienziati credono che i dettagli strutturali che hanno scoperto di questa parte della proteina, potrebbero portare a nuovi farmaci anti-virali per bloccare l’ infezione da Ebola, negli esseri umani.
Il dottor Derewenda spiega:
“La struttura dell’RNA del virus Ebola è unica al mondo. Essa non si trova nei virus che causano l’influenza, la rabbia o altre malattie”.
Questo studio è un esempio di ricerca di modi per combattere i virus, cercando dei bersagli nei virus stessi.Tuttavia, la gravità di una infezione virale non è causata solo dal virus, ma anche dalla risposta del sistema immunitario.
Fonte The structure of the C-terminal domain of the Zaire ebolavirus nucleoprotein, P. J. Dziubanska et al., Acta Cryst D, September 2014, DOI: 10.1107/S1399004714014710, Abstract.