La proteina naturale Dickkopf (DDK3) potrebbe essere usata come una nuova terapia per arrestare l’accumulo di materiale grasso all’interno delle arterie e proteggere dall’infarto e ictus causati da aterosclerosi, secondo nuove ricerche dei ricercatori del King’s College London.
Lo studio, finanziato dalla British Heart Foundation (BHF) e pubblicato nella rivista Circulation, suggerisce che la proteina potrebbe essere utilizzata in ultima analisi per prevenire attacchi cardiaci e ictus.
Gli scienziati hanno misurato il livello di DKK3 nei campioni di sangue raccolti da 574 persone, in cinque anni. Hanno trovato che le persone con livelli più elevati di DKK3 hanno mostrato meno probabilità di sviluppare l’aterosclerosi nel corso del periodo di cinque anni e anche minore probabilità di morire a causa di un infarto o ictus.
/( Vedi anche: Ricercatore riesce a rigenerare il cuore danneggiato da infarto nei mammiferi).
Questa correlazione era indipendente da altri fattori di rischio quali i livelli di alta pressione sanguigna e colesterolo.
L’aterosclerosi è l’accumulo di materiale grasso all’interno delle arterie. Quando questo materiale si rompe, si può formare un coagulo di sangue che impedisce l’approvvigionamento di sangue al cuore o al cervello, causando un attacco di cuore o ictus.
I topi geneticamente carenti di proteina DKK3 hanno sviluppato anche piastrine aterosclerotiche più grandi e meno stabili di quelle che la proteina potrebbe produrre.
I topi carenti di DKK3 erano anche meno in grado di ricrescere il tessuto endoteliale per ricoprire i loro vasi sanguigni danneggiati.
Ciò suggerisce che DKK3 è in grado di proteggere contro l’aterosclerosi aiutando la riparazione del rivestimento endoteliale al primo segno di danno, prima che i depositi grassi possano accumularsi.
Il Prof. Qingbo Xu, in collaborazione con John Parker, Chair of Cardiovascular Sciences al BHF Centre of Research Excellence, King’s College London, ha dichiarato: “Il nostro lavoro suggerisce che potremmo utilizzare un semplice test del sangue per trovare persone apparentemente sane che sono invece a rischio di attacco cardiaco”.
“In definitiva è possibile aumentare i livelli della proteina DDK3 e proteggere le persone dagli accumuli grassi che possono causare un infarto o un ictus”.
Il Prof. Jeremy Pearson, Direttore Medico Associato della British Heart Foundation, ha dichiarato: “Ogni anno nel Regno Unito ci sono circa 200.000 visite ospedaliere a causa di attacchi cardiaci. Questa ricerca può portare a nuovi farmaci per ridurre ulteriormente il rischio di un infarto “.
Fonte: Medicalxpress