HomeSalutePellePromettente nuovo obiettivo per il trattamento della psoriasi

Promettente nuovo obiettivo per il trattamento della psoriasi

Una proteina nota per svolgere un ruolo significativo nello sviluppo della psoriasi può essere inibita senza rappresentare un rischio per i pazienti, secondo gli scienziati del King’s College London.

Lo studio, che è stato sostenuto dall’Istituto Nazionale per la Ricerca Sanitaria presso il Centro di Ricerca Biomedica Guy’s e dalla St Thomas ‘NHS Foundation Trust e  King’s College London, ha confermato che un gruppo di proteine ​​infiammatorie chiamate IL-36 svolgono un ruolo significativo nello sviluppo della psoriasi e possono, in teoria, essere bloccate senza rappresentare un rischio per i pazienti.

(Vedi anche: Secukinumab efficace per psoriasi moderata / grave del cuoio capelluto).

La psoriasi colpisce più di 1,8 milioni solo nel Regno Unito. I risultati di questo studio, anche se ancora in fase iniziale, offrono la possibilità di sviluppare nuovi farmaci per affrontare questa condizione spesso debilitante.

La Dr.ssa Francesca Capon, che ha condotto lo studio al King’s College di Londra, ha dichiarato: “C’erano già alcune prove che suggerivano che IL-36 svolge un ruolo significativo nella psoriasi e ci siamo chiesti se bloccare questa molecola poteva causare problemi ai pazienti “.

Capon e il suo team hanno contattato il progetto Born in Bradford (BiB), un grande studio condotto dal Prof. John Wright presso il Royal Bradford che stava monitorando la salute di oltre 13.500 figli locali e i loro genitori.

“Sappiamo che le mutazioni genetiche sono più comuni nelle comunità in cui la parentela è molto diffusa e abbiamo trovato 12 donne nella coorte BiB che erano portatrici di un difetto che bloccava naturalmente IL-36“, ha detto la Dr.ssa Capon. “Dopo una serie di test eseguiti dal Dr. Satveer Mahil presso l’Istituto di Dermatologia di San Giovanni, abbiamo stabilito che la mancanza di attivazione di IL-36 non aveva avuto effetti negativi sulla loro salute e che  bloccare questa molecola non aveva effetti negativi sui pazienti con psoriasi “.

La tecnologia medica che consente il blocco del gruppo di proteine infiammatorie IL-36 nei pazienti con psoriasi è già ampiamente disponibile.

Helen McAteer, Direttore esecutivo dell’Associazione Psoriasi, che ha cofinanziato lo studio, ha dichiarato: “La ricerca sulla psoriasi ci permette non solo di capire meglio la condizione, ma di sviluppare trattamenti migliori”.

“La ricerca attuale sta avendo un impatto positivo sull’efficacia clinica, una migliore comprensione sta fornendo migliori risultati del trattamento, migliorando in ultima analisi la vita di coloro che soffrono di psoriasi”.

Lo  studio è stato pubblicato l’ 11 ottobre 2017 nella rivista Science Translational Medicine.

Fonte: Science Translational Medicine

Newsletter

Tutti i contenuti di medimagazine ogni giorno sulla tua mail

Articoli correlati

In primo piano