Un team di ricercatori dell’Università di Goteborg e dello Shalgrenska University Hospital è riuscito a ricostruire la vena porta che collega fegato e milza all’intestino, di una bambina di 10 anni con grave problema vascolare. La vena utilizzata per il trapianto è stata prelevata da un donatore deceduto. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Lancet. La piccola presentava un’ostruzione della vena porta che causava la riduzione di flusso sanguigno. Per l’intervento i ricercatori hanno utilizzato una parte della vena iliaca del donatore che è stata successivamente sottoposta al processo di decellularizzazione al fine di ricavarne solo la matrice proteica in cui sono state iniettate cellule staminali prelevate dal midollo osseo della stessa paziente. Dopo due settimane si è formata una vena pronta per essere trapiantata. Il trattamento con le cellule staminali ha inoltre, evitato il rigetto. Ad un anno dal trapianto, la piccola ha ricominciato a crescere ed è migliorata la qualità della sua vita. Questa ricerca rappresenta il primo passo verso la possibilità di riprodurre anche le arterie da utilizzare come bypass coronarici.