La sindrome respiratoria del Medio Oriente, MERS, non accenna a diminuire.
I ricercatori hanno compiuto numerosi tentativi per trovare trattamenti per questo virus letale che ha ucciso più di 400 persone da quando è stato scoperto, tre anni fa, in Arabia Saudita.
“Il nuovo trattamento ha un potenziale reale per aiutare i pazienti affetti dalla MERS”, spiega il ricercatore principale dello studio, Matthew B. Frieman, PhD, assistente professore di microbiologia e immunologia presso l’Università del Maryland School of Medicine ( UM SOM).
Due anticorpi, REGN3051 e REGN3048, hanno mostrato la capacità di neutralizzare il virus.
Questa ricerca, realizzato in collaborazione con Regeneron, una società biofarmaceutica con sede a Tarrytown, New York, ha utilizzato molte delle tecnologie proprietarie della società, per cercare e validare anticorpi efficaci rivolti al virus MERS.
MERS fu scoperto nel 2012 in Arabia Saudita. Sembra che la malattia si diffuse agli esseri umani dai cammelli che possono a loro volta, essere stati infettati dai pipistrelli. La ricerca ha dimostrato che la malattia è simile alla sindrome respiratoria acuta grave chiamata SARS; entrambi sono causate da coronavirus ed entrambe causano problemi respiratori e sono spesso fatali.
Lo sviluppo di un nuovo ceppo di topi, aiuterà gli scienziati a capire la malattia e cercare nuovi trattamenti. Questo lavoro ha utilizzato la Regeneron’s VelociGene technology per creare topi parzialmente umanizzati che possono essere infettati da virus MERS.
“I topi non sono in genere suscettibili ai virus MERS”, ha spiegato il Prof. Frieman che è un esperto sia della MERS che della SARS, così come di altri virus emergenti. “Questo nuovo modello di topo incrementerà significativamente la nostra capacità di studiare potenziali trattamenti e aiutarà gli scienziati a capire come il virus causa la malattia nelle persone”.
La diffusione del virus, in Corea del Sud, è iniziata il mese scorso, quando un viaggiatore, tornato dall’ Arabia Saudita, ha infettato molte persone prima che i sanitari si rendessero conto che era affetto da MERS. Finora, circa 180 persone sono state infettate in Corea del Sud e quasi 30 sono morte.
“Il lavoro del Prof. Frieman fornisce il primo barlume di speranza per trattare e curare questo virus minaccioso”, ha detto Dean E. Albert Reece, MD, PhD, MBA, che è anche il vice presidente per gli affari medici all’ Università del Maryland. “So che continueranno a lavorare sodo per muovere i prossimi passi verso sperimentazioni cliniche dei due composti, ma già i primi risultati sono incoraggianti”.
Fonte: Pre- and postexposure efficacy of fully human antibodies against Spike protein in a novel humanized mouse model of MERS-CoV infection, PNAS,www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/pnas.1510830112