Ci sono opzioni di trattamento limitate per le donne con queste patologie.
“Anche se l’adozione e la maternità surrogata forniscono delle opportunità, entrambi pongono sfide che possono non essere accettabili a causa di motivi personali e culturali. In molti paesi, la maternità surrogata è spesso limitata o vietata a titolo definitivo. Sembra che vi sia il potenziale per il trattamento del fattore uterino con trapianto di utero, ma l’intervento è ancora considerato altamente sperimentale. Cleveland Clinic ha una storia di innovazione nel trapianto e chirurgia riproduttiva e valuterà la fattibilità di questo approccio per le donne negli Stati Uniti”, osserva il Dottor Tommaso Falcone del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia presso la Cleveland.
Nel mese di settembre 2014 è arrivata la speranza di un nuovo trattamento per le donne sterili a causa di problemi all’utero dopo che una donna in Svezia, che è nata senza utero, ha dato alla luce un bambino sano dopo essersi sottoposta a un trapianto di utero.
I primi due tentativi internazionali di trapianto di utero non hanno avuto successo. Il rigetto d’organo durante la gravidanza è stato un fattore importante. Dopo anni di ricerca pionieristica e sperimentazione umana (a cui Cleveland Clinic ha partecipato), un team svedese è stato in grado di gestire il rigetto d’organo delicato, che può verificarsi dopo il trapianto.
Il team di ricerca dell’ Università di Göteborg ha raggiunto la sua prima nascita a settembre 2014. Fino ad oggi, il gruppo svedese ha effettuato nove trapianti di utero, ottenendo cinque gravidanze e quattro nati vivi.
I ricercatori della Cleveland hanno avviato la sperimentazione di trapianto di utero arruolando donne di età compresa tra 21-39 anni, dopo aver ricevuto l’approvazione dall’ Institutional Review Board dell’Ospedale.
Ogni candidata potenziale è stata sottoposta ad una serie di valutazioni mediche e psicologiche molto rigorose e una volta che è stata ammessa alla sperimentazione, ha dovuto seguire una rigorosa procedura.
In primo luogo, le ovaie delle pazienti sono state stimolate a produrre più ovuli che saranno poi recuperati, fecondati e congelati in laboratorio.
In seguito sarà avviata la ricerca delle donatrici, che sarà condotta da Lifebanc – un organismo di reperimento di organi. Una volta che viene trovata una donarice e la procedura di autorizzazione è stata completata, il trapianto dell’utero potrà essere eseguito.
L’utero donato sarà trapiantato in circa 6-8 ore e ci vorranno circa 12 mesi perchè l’utero possa guarire completamente.
Dopo che l’utero trapiantato è guarito, gli embrioni congelati saranno scongelati e impiantati nell’utero uno per uno, fino a che la paziente non rimane incinta.
La paziente darà vita attraverso il parto cesareo. Dopo che uno o due bambini saranno nati, l’utero sarà rimosso.
“A differenza di tutti gli altri trapianti'”, osserva il Dottor Tzakis. “l’utero trapiantato non è destinato a durare per tutta la vita della destinataria, ma sarà mantenuto solo per il tempo necessario ad avere uno o due bambini”.
Dopo che l’utero è stato rimosso, i farmaci anti-rigetto saranno interrotti al fine di evitare l’esposizione a lungo termine ai farmaci.
Il Dottor Falcone dice:
“Siamo orgogliosi di avere ricevuto l’approvazione per andare avanti con questo studio. Si tratta di un risultato derivato da molti anni di ricerca che ha coinvolto il know-how delle nostre squadre mediche e il sostegno della nostra organizzazione”.