L’asma colpisce più di 25 milioni di persone negli Stati Uniti, con circa il 60% di questi casi derivanti da allergie. Ora, i ricercatori hanno scoperto una molecola che potrebbe prevenire i sintomi innescati da asma allergene-indotta.
Il team di ricerca, guidato da Minoru Fukuda, PhD, del the Tumor Microenvironment and Metastasis Program at Sanford-Burnham Medical Research Institute in Orlando, FL, FL, ha recentemente pubblicato i risultati dello studio negli Atti della National Academy of Sciences (PNAS) .
L’asma è una malattia cronica che infiamma e restringe le vie aeree ” da/ e ” verso i polmoni. Gli asmatici sono spesso più sensibili agli allergeni ambientali, o “trigger”, come pollini, polvere, vapori e fumo.
Tali esposizioni possono indurre infiammazione, costrizione delle vie aeree e la produzione di muco e portare a dispnea, tosse, oppressione toracica e mancanza di respiro.
La Fondazione Asthma and Allergy Foundation of America (AAFA) afferma che la prevalenza di asma è in aumento sin dal 1980. I tassi di mortalità a causa di questa condizione sono aumentati di oltre il 50% in questo periodo, con tassi di mortalità tra i giovani al di sotto di 19 anni, in aumento di quasi l’ 80%.
Attualmente non esiste una cura per l’asma, ma i pazienti sono grado di gestire i loro sintomi attraverso vari trattamenti, come gli antibiotici, antinfiammatori e broncodilatatori.
Tuttavia, molte persone non riescono ad avere un adeguato controllo sulla loro asma, soprattutto durante gli attacchi di asma.
“Il controllo dell’asma rimane inafferrabile per molti pazienti, quindi c’è ancora bisogno di ricerche per trovare nuove terapie”, afferma Mike Tringale, vice presidente senior dell’ AAFA.
Secondo quest’ ultima ricerca, un nuovo trattamento specifico per l’asma allergene-indotta potrebbe essere all’orizzonte.
Molecola ‘blocca la segnalazione’ alle cellule T che scatena attacchi di asma
Attraverso l’utilizzo di modelli murini, i ricercatori hanno trovato una molecola sintetica che è stata in grado di ostacolare la segnalazione induce le cellule T ad avviare un attacco d’asma.
In dettaglio, il team ha scoperto che il solfato monosaccaride blocca la comunicazione tra chemochina CCL20 – una proteina che manda la segnalazione alle cellule T – e l’ eparina solfato – una molecola che protegge CCL20 e assicura che rimanga sulle cellule epiteliali dei polmoni.
Sia consegnato per inalazione che per via endovenosa, il team ha scoperto che il solfato di monosaccaride ha effettivamente ridotto i sintomi di asma nei topi: ridotto l’ l’infiammazione e la produzione di muco.
Commentando i risultati del team, Fukuda dice:
“Inalazione polmonare di questa nuova molecola può contribuire a ridurre i sintomi di asma sopprimendo la risposta infiammatoria chemochine-mediata. La molecola potrà curare milioni di persone che soffrono di questa malattia cronica”.
Fonti:
Sanford-Burnham Medical Research Institute, news release, accessed 13 May 2014 via EurekAlert.
Additional source: WebMD, allergic asthma, accessed 13 May 2014.
Additional source: Asthma and Allergy Foundation of America, asthma facts and figures, accessed 13 May 2014.