
I ricercatori del Tisch Cancer Institute di Mount Sinai hanno scoperto un motivo importante per cui alcuni tumori del colon-retto (CRC) resistono al trattamento. Il loro studio, pubblicato questa settimana su Nature Genetics, rivela che le cellule tumorali possono tornare a uno stato simile a quello fetale, il che le aiuta a sopravvivere e crescere nonostante il trattamento. Questo fenomeno, definito “riprogrammazione oncofetale”, consente ad alcune cellule tumorali di diversificare le loro caratteristiche molecolari e il loro comportamento, consentendo loro di eludere la chemioterapia.
Il cancro colorettale rimane una delle neoplasie maligne più letali al mondo, con la resistenza al trattamento che rappresenta una barriera significativa alla sopravvivenza a lungo termine. La ricerca precedente si è concentrata sul target di una popolazione dannosa di cellule tumorali note come “cellule staminali tumorali LGR5+“, ma non è riuscita a ottenere una regressione tumorale duratura. Lo studio suggerisce che questo fallimento è dovuto al fatto che alcune cellule LGR5+ passano a uno stato simile a quello fetale, diventando resistenti alle attuali chemioterapie.
“Questa scoperta sfida la convinzione convenzionale che il cancro colorettale sia causato da una singola popolazione uniforme di cellule staminali tumorali“, ha affermato Slim Mzoughi, Ph.D., professore associato di scienze oncologiche presso la Icahn School of Medicine al Mount Sinai e ricercatore principale dello studio. “Invece, dimostriamo che più stati distinti di cellule staminali tumorali coesistono e cooperano, influenzando significativamente la progressione del tumore e la resistenza alla terapia“.
Una nuova comprensione
Il team di ricerca del Mount Sinai, in collaborazione con diverse altre istituzioni leader in tutto il mondo, ha scoperto che la riprogrammazione oncofetale aiuta il cancro al colon a sopravvivere rendendo le sue cellule più adattabili. I ricercatori hanno anche scoperto modi per bloccare questo processo, il che potrebbe far funzionare meglio gli attuali trattamenti contro il cancro.
“I nostri dati suggeriscono che l’inibizione del programma oncofetale in combinazione con i trattamenti attuali potrebbe fornire un approccio potente per superare la resistenza alla terapia“, ha affermato il co-ricercatore Ernesto Guccione, Ph.D., Professore di Scienze Oncologiche al Mount Sinai. “Questo studio getta le basi per lo sviluppo di nuove terapie mirate che potrebbero apportare benefici ai pazienti con CRC in tutto il mondo”.
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Per i medici, questi risultati potrebbero offrire una comprensione più approfondita del motivo per cui alcuni pazienti con CRC manifestano resistenza al trattamento e recidiva della malattia. Le future strategie terapeutiche che integrano gli inibitori del programma oncofetale con i regimi chemioterapici esistenti potrebbero migliorare notevolmente i risultati dei pazienti e prolungare la sopravvivenza.
Il team di ricerca si sta ora concentrando sullo sviluppo di nuovi farmaci o sul riutilizzo di quelli già approvati dalla Food and Drug Administration per indirizzare in modo efficace il programma oncofetale.
Fonte: Nature Genetics