Non e’ quel che mangiamo ma quando lo mangiamo a farci ingrassare. E’ tutta una questione di tempi secondo un nuovo studio condotto da Garret FitzGerald, direttore dell’Institute for Translational Medicine and Therapeutics della Perelman School of Medicine dell’Universita’ della Pennsylvania. La ricerca ha scoperto che nei topi la delezione del gene orologio Arntl, anche noto come Bmal1, nelle cellule di grasso provoca l’obesita’, stravolgendo il timing normale previsto per la nutrizione della specie notturna. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Medicine e mostrano che le cause dell’obesita’ negli esseri umani sono ancora piu’ complesse di quanto non si pensi gia’. “I nostri studi sono sorprendenti” hanno spiegato gli autori “perche’ abbiamo scoperto che un cambiamento relativamente modesto nel momento previsto per il consumo di cibo e dedicato generalmente al riposo porta i topi ad immagazzinare piu’ energia e a diventare piu’ grassi senza consumare piu’ calorie. In pratica i topi ingrassano senza mangiare di piu’ ma solo perche’ mangiano in un momento sbagliato che non sarebbe previsto dal proprio orologio biologico se funzionasse normalmente” .
Fonte AGI