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Nuovo percorso di terapia genica potrebbe proteggerci da cancro e demenza

(Terapia genica-Immagine Credito: Unsplash/CC0 dominio pubblico).

I ricercatori dell’Università di Sheffield hanno scoperto un nuovo percorso di terapia genica con un importante meccanismo di regolazione per mantenere sano il nostro genoma. Questo percorso ha il potenziale per proteggerci da gravi malattie che limitano la vita come il cancro e la demenza.

Il cancro e la neurodegenerazione sono due importanti sfide per la salute che attualmente colpiscono la popolazione e costituiscono due facce della stessa medaglia: uno è causata da una proliferazione cellulare incontrollata dovuta a danni al genoma e l’altra è causata da un danno eccessivo al genoma che causa la morte cellulare. Questo nuovo percorso ha un impatto su entrambi e offre nuove opportunità terapeutiche per aiutare a combattere le malattie.

Pubblicata su Nature Communications, la ricerca ha scoperto che quando le cellule del nostro corpo leggono il DNA per costruire proteine, spesso commettono errori che possono danneggiare il nostro genoma, causando malattie come il cancro e la demenza. Tuttavia, studiando come le cellule riparano i danni nel DNA per mantenerci sani, gli scienziati hanno scoperto i vantaggi di tre proteine ​​che lavorano insieme come una squadra. Le tre proteine, chiamate USP11, KEAP1 e SETX, ricevono istruzioni dal loro coach per dirigere la loro funzione nello spazio e nel tempo con notevole armonia, per mantenere sano il nostro DNA.

Vedi anche:Huntington: terapia genica può rallentare la malattia

Comprendendo come le cellule si proteggono da questi errori prevenendo così le malattie, gli scienziati sono stati in grado di modificare il comportamento di queste proteine ​​per promuovere la salute e il benessere delle persone.

I risultati di questo studio consentiranno agli scienziati di sviluppare test diagnostici e farmaci per colpire una o più proteine ​​nel percorso per la diagnosi precoce e il trattamento di alcuni tipi di cancro e malattie neurologiche. Si prevede che lo sviluppo di nuovi farmaci per regolare il livello di una o più di queste proteine ​​offrirà nuovi trattamenti per il cancro e la demenza.

“Questi risultati sono importanti e significativi, questo perché ora siamo nella fase in cui potremmo produrre farmaci per controllare questa modifica. Questo sarebbe utile per uccidere le cellule, che è quello che facciamo quando trattiamo gli anziani per il cancro. L’altra applicazione sarebbe quella di ridurre il livello di danno genomico, che potrebbe essere utile per altri disturbi associati all’invecchiamento come la demenza”, afferma il Professor Sherif El-Khamisy, cofondatore e viceDirettore dell’Healthy Lifespan Institute presso l’Università di Sheffield e Prof. della School of Biosciences dell’Università e dal Neuroscience Institute dell’Università di Sheffield.

Fonte:Nature

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