La lotta contro le malattie del fegato potrebbe essere aiutata dalla scoperta di cellule che causano cicatrici epatiche.
Gli esperti sperano che, comprendendo meglio come si comportano queste cellule, nuovi trattamenti possano essere sviluppati più rapidamente per le malattie del fegato.
Una persona su cinque nel Regno Unito è a rischio di sviluppare malattie del fegato. Si prevede che diventeranno la causa più comune di morte prematura nel Regno Unito.
Queste malattie del fegato possono verificarsi a seguito di una serie di condizioni come obesità, eccesso di alcol, infezioni virali, malattie autoimmuni o disturbi genetici.
Il danno a lungo termine porta alla formazione di tessuto cicatriziale all’interno del fegato, causando infine insufficienza epatica. Al momento non ci sono trattamenti disponibili per prevenire o invertire questo.
Gli scienziati dell’Università di Edimburgo hanno utilizzato una nuova tecnologia chiamata sequenziamento dell’RNA a singola cellula per studiare le cicatrici epatiche in alta definizione.
Hanno scoperto sottotipi di tre cellule chiave: globuli bianchi chiamati macrofagi, cellule endoteliali — che rivestono i vasi sanguigni — e cellule che formano cicatrici conosciute come miofibroblasti.
Vedi anche, Novità importanti nello sviluppo e nel trattamento delle malattie del fegato.
Lo studio, pubblicato su Nature, è stato finanziato da Wellcome Trust, Medical Research Council, Guts UK, Children’s Liver Disease Foundation, AbbVie farmaceutici, Tenovus Scotland, British Heart Foundation e NIHR.
Questa scoperta contribuisce anche all’iniziativa “Atlante delle cellule umane”, un programma globale progettato per creare una mappa di riferimento completa di tutte le cellule del corpo umano.
Il Dottor Prakash Ramachandran, uno scienziato clinico MRC presso il Centro per la ricerca sull’infiammazione e consulente specialista del fegato dell’Università di Edimburgo presso la Royal Infirmary di Edimburgo, ha dichiarato: “L’identificazione di nuovi trattamenti per le cicatrici del fegato è fondamentale per affrontare l’epidemia di malattia epatica che stiamo attualmente vivendo. Per la prima volta, ora abbiamo una comprensione approfondita di come le cellule si comportano e parlano tra loro nei fegati malati e, soprattutto, come possiamo bloccare la loro attività e come sviluppare un trattamento per le cicatrici del fegato”.
Il Professor Neil Henderson, ricercatore senior del Wellcome Trust presso il Center for Inflammation Research e Consultant Liver Specialist presso la Royal Infirmary di Edimburgo, ha dichiarato: “L’uso di questa nuova tecnologia ci ha permesso di studiare per la prima volta le cicatrici del fegato umano in alta definizione. Speriamo che questo nuovo approccio all’avanguardia acceleri rapidamente la scoperta di nuovi trattamenti tanto necessari per i pazienti con malattia epatica “.
La Dott.ssa Sarah Teichmann, del Wellcome Sanger Institute, Università di Cambridge e co-Presidente del Comitato Organizzatore dell’Atlante delle cellule umane, ha aggiunto: “La scoperta di tre nuovi sottotipi di cellule coinvolte nelle cicatrici del fegato umano è un altro momento importante nella lotta contro le malattie del fegato e per l’iniziativa ‘dell’Atlante delle cellule umane’. I dati sono ora disponibili al pubblico e per altri ricercatori e saranno una grande risorsa mentre tentiamo di affrontare questa epidemia “.
Fonte, Nature