HomeSaluteNuova teoria sulla formazione delle placche nelle arterie del cuore

Nuova teoria sulla formazione delle placche nelle arterie del cuore

Gli scienziati hanno fatto una nuova scoperta su come le placche crescono dentro le pareti delle arterie, aprendo le porte a nuovi trattamenti clinici per le malattie cardiache, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine.

I ricercatori dell’Università di Toronto e del General Hospital del Massachusetts sostengono che la scoperta si contrappone alle precedenti teorie sullo sviluppo delle placche nell’ambito di malattie cardiovascolari.

Gli scienziati, che hanno condotto il loro esperimento su topi, hanno scoperto che i macrofagi si replicano all’interno delle placche. I macrofagi sono globuli bianchi coinvolti nell’ aterosclerosi, che è la principale causa di malattie cardiache provocate da un accumulo di acidi grassi all’interno delle arterie.

Secondo i ricercatori,  in precedenza si è ipotizzato che la crescita dei macrofagi aveva più a che fare con le cellule al di fuori delle placche, i monociti.

Clint Robbins, professore assistente presso il Dipartimento di Medicina di  Patobiologia e Immunologia dell’ Università di Toronto e autore principale dello studio, spiega:

“Fino ad ora, il pensiero è stato che i macrofagi infiammatori derivano principalmente dal reclutamento dei loro precursori – monociti – dal flusso sanguigno. Il nostro studio dimostra che l’accumulo di macrofagi dipende anche dalla loro proliferazione a livello locale all’interno della placca in via di sviluppo. ”

 

La scoperta potrebbe cambiare la ricerca di farmaci per il cuore

Gli autori dello studio affermano che questa scoperta potrebbe essere importante per un nuovo trattamento delle malattie cardiovascolari.

Filip Swirski, uno scienziato del Centro di Systems Biology presso il Massachusetts General Hospital e ricercatore principale dello studio, spiega:

“Penso che questo lavoro ci costringerà ad alcune importanti rivalutazioni. Molti scienziati hanno pensato di puntare all’ afflusso dei monociti per trattare l’aterosclerosi, ma  bisogna prendere in considerazione la proliferazione dei macrofagi come approccio complementare o alternativo, soprattutto nella malattia stabilita.”

Swirski aggiunge che questo approccio può aiutare a migliorare l’uso diffuso di terapie con statine contro l’aterosclerosi.

Gli scienziati stanno ora indagando se le statine potrebbero essere utilizzate per ridurre la diffusione di macrofagi all’interno delle placche.

Gli autori dello studio avvertono che è necessaria molta ricerca per verificare come la loro scoperta realizzata sui topi, può riferirsi agli esseri umani, ma fanno notare che hanno già trovato le prove di crescita dei macrofagi nelle placche delle arterie carotidee umane.

Essi aggiungono che il prossimo passo sarà quello di testare i loro risultati a diversi stadi di aterosclerosi e di verificare se tutti i macrofagi si replicano o solo i sottoinsiemi.

Fonte Proliferazione locale domina l’accumulo dei macrofagi nell’aterosclerosi Nature Medicine , pubblicato online il 11 ago 2013.

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