I ricercatori hanno annunciato oggi, di aver sviluppato un modo per mettere da parte uno dei più pericolosi “cattivi attori” nella leucemia. Il loro approccio dipende dal lancio di una chiave molecolare negli ingranaggi di una macchina importante che mette in moto i geni, consentendo alle cellule tumorali di proliferare.
Nei test sui topi, il metodo appena scoperto ha portato a ciò che i ricercatori descrivono come lo “scioglimento” dei tumori aggressivi del sangue e allo stesso tempo non ha alcun impatto negativo sulla funzione delle cellule normali.
La nuova ricerca del Professore associato Christopher Vakoc e colleghi del Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL) fa parte di uno sforzo più ampio del laboratorio di Vakoc per combattere la leucemia mieloide acuta (AML), spesso fatale, disattivando parti delle macchine nelle cellule – chiamate trascrizionali – che determinano quando i geni vengono accesi e spenti.
( Vedi anche: Scoperto nuovo imprevisto obiettivo farmacologico per la leucemia mieloide acuta).
I protagonisti di questo macchinario sono le proteine chiamate fattori di trascrizione, migliaia dei quali sono attive nella regolazione dei geni attraverso i nostri cromosomi. L’ obiettivo della nuova ricerca, pubblicata oggi su Cancer Cell, era come indirizzare uno dei fattori di trascrizione più problematici chiamato MYB, un fattore di trascrizione oncogeno o cancerogeno che consente alle cellule di agire attraverso i segnali di stop che normalmente impediscono la crescita fuori controllo.
Disattivare MYB nel cancro è stato un obiettivo di molti laboratori di ricerca.
Yali Xu, un dottorando del laboratorio Vakoc che ha condotto lo studio, ha scoperto come prelevare selettivamente MYB dal quadro della leucemia, lanciando una chiave molecolare nel meccanismo che il fattore di trascrizione normalmente attiva. In primo luogo, il team ha scoperto che MYB attiva l’espressione genica agganciandosi a una proteina gigante di “co-attivazione” chiamata TFIID ( TF-2-D). Successivamente, i ricercatori hanno trovato un piccolo punto debole dell’ enorme proteina. Questo tallone di Achille, chiamato TAF12, è una piccola sporgenza simile a un nocciolo. Il team ha quindi indotto MYB a legarsi a brevi frammenti proteici o peptidi che hanno la forma esattamente come quella del luogo in cui MYB si lega a TAF12 quando sta promuovendo la leucemia.
Un risultato importante nello studio è stato la generazione di questo peptide, che agisce come un’esca. Esperimenti su topi che modellano l’AML umana, hanno dimostrato che il peptide trova e lega MYB, impedendogli di ingaggiare il co-attivatore TFIID. Ciò ha portato a una riduzione della leucemia nel topo di circa l’80% senza causare danni alle cellule sane .
Poichè il peptide non è esso stesso unn farmaco, Vakoc sostiene che la sua azione potrebbe essere replicata da un farmaco. “È un concetto che stiamo discutendo con l’industria farmaceutica. Ci vorrà molto lavoro, ma siamo entusiasti di questo nuovo approccio perché MYB è un importante giocatore in molti tipi di cancro e fino ad ora ha eluso tutti gli sforzi che lo mirano in modo selettivo”.