Una nuova ricerca mostra come le ustioni di secondo grado causano dolore cronico difficile da trattare e la comprensione che offre questo studio può essere la chiave per il trattamento di queste complicanze.
La ricerca, pubblicata su Physiological Reports, suggerisce che le ustioni causano cambiamenti ai neuroni in più parti del midollo spinale, anche lontano dal sito della lesione, che possono contribuire al dolore cronico e ad altre complicazioni a lungo termine.
Il trattamento delle ustioni comporta normalmente un trattamento localizzato nel sito dell’ustione, ma ciò non risolve i problemi che l’ustione può causare in altre parti del corpo, come il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale ) che è cruciale per trattare completamente l’ustione e le possibili complicanze neurologiche, come il dolore neuropatico.
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Siraj Patwa e i suoi colleghi della Yale University e del Dipartimento degli Affari dei Veterani degli Stati Uniti hanno studiato i neuroni del midollo spinale in un modello animale di topo ustionato e hanno scoperto che la lesione cutanea ha influenzato le connessioni strutturali tra i neuroni. Hanno anche identificato un’importante molecola chiamata PAK1, che è coinvolta nella regolazione di questi cambiamenti nel midollo spinale.
Un’entusiasmante scoperta di questo lavoro è stata l’identificazione di un farmaco clinico esistente mirato a PAK1, chiamato Romidepsin, che è già utilizzato nel trattamento del cancro. Una promettente strada dello studio è quella di “ri-proporre” questo farmaco per combattere il dolore cronico associato a lesioni da ustioni.
Andrew Tan, autore senior dello studio, ha dichiarato:
“Questa ricerca ha un potenziale eccitante di fornire una nuova strada per accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti per complicazioni di lunga durata che spesso seguono lesioni da ustioni. Avere un trattamento che non solo cura la lesione acuta, ma anche le complicazioni di lunga durata, potrebbe avere un grande impatto sul trattamento delle ustioni”.
Fonte, Physiological Reports