La cecità è spesso causata da malattie della cornea. Il trattamento è spesso il trapianto di cornea, ma in molti casi è difficile trovare un donatore o il paziente non tollera la cornea trapiantata. In futuro, una cornea artificiale potrebbe risolvere questi problemi e salvare la vista a molte persone. Nella sola Germania circa 7000 pazienti sono in attesa di essere trattati. Ora, in collaborazione con il Centro di Trasferimento Tecnologico Aachen, il Dott. Storsberg ed il suo team presso l’Istituto Fraunhofer di Ricerca Applicata sui polimeri IAP a Postdam, hanno sperimentato una cornea artificiale chiamata Cornea Art. ” Siamo in procinto di sviluppare due tipi di cornee artificiali. L’una può essere utilizzata come alternativa all’altra in caso di intolleranza. ” ha affermato Strosberg. Lo scienziato ha una notevole esperienza nello sviluppo e test di biomateriali di prossima generazione. Tra il 2005 ed il 2009 ha collaborato con successo, con gruppi interdisciplinari e aziende produttrici per lo sviluppo di una cornea artificiale specifica per pazienti la cui cornea era diventata nebulosa, una condizione estremamente difficile da trattare. ” Una gran parte di questi pazienti potrà beneficiare del nostro nuovo impianto che abbiamo chiamato Art Cornea. Abbiamo già registrato Art Cornea come marchio di fabbrica ” riferisce ancora Strosberg. La cornea artificiale è basata su un polimero con elevate capacità assorbenti acqua, al quale gli scienziati hanno aggiunto un ulteriore rivestimento superficiale per garantirne l’ancoraggio al tessuto ospite e la funzionalità del sistema ottico. Il bordo tattile è stato alterato chimicamente per incoraggiare la crescita cellulare locale. una volta impiantata Art Cornea è difficilmente visibile, è facile da impiantare e non provoca risposte immunitarie. La seconda cornea artificiale sviluppata si chiama ACTO TExKpro ed è particolarmente adatta come trattamento preliminare ad esempio nel caso in cui la cornea viene distrutta a seguito di infiammazione cronica o grave incidente o corrosione o ustione. Art Cornea è stata testata prima in laboratorio ed in seguito sui conigli. Dopo il processo di guarigione di sei mesi, le protesi impiantate sono state accettate dagli animali trapiantati e risultano ben ancorate. E’ probabile che i positivi test effettuati saranno confermati e la possibilità di successo è molto alta.