Nelle malattie come l’asma e la BPCO, bronco pneumopatia cronica ostruttiva, l’organismo produce troppo muco rendendo difficile la respirazione. Ora, una nuova ricerca della Washington University School of Medicine a St. Louis fornisce indizi per contrastare la produzione inadeguata di muco.
” Il nuovo studio pone le basi per lo sviluppo di terapie per malattie come l’asma, la BPCO e persino alcuni tipi di cancro e risolve un mistero vecchio di venti anni sul ruolo di una proteina associata con queste malattie”, ha dichiarato l’autore dello studio, Thomas J. Brett, PhD, Professore di medicina.
Lo studio appare il 17 marzo sulla rivista eLife.
Circa due anni fa è stata identificata la proteina CLCA1. Alti livelli di questa proteina nelle cellule che rivestono le vie aeree sono stai associati ad una sovrapproduzione di muco. Gli studi avevano suggerito che CLCA1 è un canale ionico, una piccola apertura nela membrana cellulare che permette alle particelle cariche di fluire dentro o fuori dalla cellula. Di recente la proteina era stata idntificata come un canale del cloro perchè sembra muovere ioni di cloruro attraverso la membrana cellulare. In generale, il movimento di diversi ioni dentro e fuori dalle cellule regolano molti processi importanti, dalla produzione di muco, ai ritmi circadiani alle funzioni cerebrali.
” In origine CLCA1 è stat erroneamente identificata come un canale del cloro. Ma quando siamo riusciti a comprendere la struttura tridimensionale della proteina, ci siamo resi conto che CLCA1 non poteva essere un canale ionico. Se CLCA1 produce correnti di cloruro, ma non è un canale ionico, l’interrogativo era : Come fa CLCA1 ad attivare queste correnti senon è un canale?”, ha osservato Brett.
Solo sette anni fa è stata scoperta nei mammiferi una proteina con queste caratteristiche di canale ionico, chiamata TMEM16A. si tratta di un canale che è onnipresente nelle cellule che rivestono le vie respiratorie. Elevati livelli di TMEM16A così come elevati livelli di CLCA1sono associati con la sovrapproduzione di muco nelle malattie come l’asma e la BPCO.
La nuova ricerca ha ora collegato le due proteine dimostrando che una maggiore espressione di CLCA1 aumenta il numero dei canali presenti nelle cellule vicene a TMEM16A, secondo Brett ed i suoi colleghi tra cui Colin G. Nichols, Carl F. Cori, Monica Sala-Rabanal e Zeynep Yurtsever.. ” Noi non pensiamo che CLCA1 apre il canale che in effetti può funzionare senza CLCA1, ma pensiamo che mantiene il canale sulla superficie delle cellule per un periodo di tempo più lungo, accumulando più fori per gli ioni che viaggiano attraverso esso. Questa è una scoperta unica: non vi è altra conoscenza di un’ interazione tra un canale e una proteina”, ha detto Brett.
Lo studio suggerisce che vale la pena indagare le più grandi famiglie di queste proteine. Se i membri strettamente correlati di queste famiglie di proteine interagiscono tra loro, si potrebbero ampliare le loro implicazioni in disturbi diversi come il cancro e malattie cardiovascolari. Ad esempio, canali TMEM16A e proteine CLCA1 sono stati associati con alcuni tipi di tumori come il tumore al seno che si diffonde ai polmoni e con alcuni disturbi cardiovascolari come ritmi cardiaci irregolari e scompenso cardiaco che dimostrano un possibile ampio impatto della ricerca, in questo settore.
Brett ed il suo team stanno continuando a studiare queste interazioni per saperne di più su come aumentare o diminuire l’espressione della proteina o il canale, può influenzare le correnti e che impatto questo può avere nelle malattie delle vie aeree.
Fonte: http://www.sciencenewsline.com/articles/2015031817590061.html