L’occhio bionico impiantato, Argus II Retinal Prosthesis System (Argus II), è stato utilizzato come parte di uno studio in corso per valutare la sua efficacia in pazienti degenerazione malculare secca,età-correlata (AMD), una condizione che rappresenta circa l’80-90 % di tutti i casi di AMD.
AMD è una delle principali cause di perdita della vista tra gli anziani e colpisce oltre il 14% degli individui di età compresa tra 80 e più, negli Stati Uniti.
La condizione provoca un danno alla macula – una parte della retina necessaria per la visione centrale che ci permette di vedere gli oggetti direttamente di fronte a noi. In AMD secca, il danno alla macula è causato da piccoli depositi bianchi o giallastri chiamati drusen, che si formano sotto la macula e causano il suo deterioramento nel tempo.
Come la condizione progredisce, gli individui possono sperimentare sfocatura nella loro visione centrale. Anche se AMD non provoca cecità completa, può interferire con le attività come la lettura, la scrittura, la guida, la cucina e può compromettere la capacità di riconoscere i volti.
Per di più – a differenza di AMD umida – non ci sono attualmente opzioni terapeutiche disponibili per AMD a secca.
Grazie al Argus II, Flynn può ora vedere oggetti e sagome di persone molto più chiaramente e si spera che la sua visione migliorerà ulteriormente.
Argus II è ‘rivoluzionario e cambia la vita delle persone’
Creato da Stati Uniti dal produttore di protesi visive Second Sight, Argus II funziona convertendo le immagini catturate da una telecamera in miniatura – montata su un paio di occhiali indossati dall’utente – in piccoli impulsi elettrici che vengono poi trasmessi agli elettrodi impiantati nella retina. Gli elettrodi stimolano le restanti cellule della retina, replicando modelli di luce che vengono inviati al cervello.
Due settimane dopo che il signor Flynn ha ricevuto l’impianto di Argus II, il dispositivo è stato attivato. In un test iniziale, a Flynn è stato richiesto di chiudere gli occhi mentre la fotocamera in miniatura catturava modelli di linee orizzontali, verticali e diagonali sullo schermo del computer. Egli è stato in grado di rilevare i modelli con successo e la sua visione da allora, è migliorato.
“I progressi di Flynn sono davvero notevoli ed egli è ora in grado di vedere la sagoma di persone e oggetti in modo molto efficace”, spiega il prof Stanga, aggiungendo:
“Questa tecnologia è rivoluzionaria e cambia la vita dei pazienti – il ripristino di una visione funzionale li aiuta a vivere in modo più indipendente”.
Negli Stati Uniti e in Europa, Argus II è già stato approvato per il trattamento di pazienti affetti da retinite pigmentosa (RP) – una condizione caratterizzata da degenerazione della retina che colpisce circa 100.000 persone negli Stati Uniti.
L’auspicio è ora che Argus II possa aiutare i pazienti con AMD secca. “Per quanto mi riguarda, i primi risultati della sperimentazione sono un successo totale e non vedo l’ora di curare i pazienti affetti da AMD secca”, dice il prof Sanga.
Il dispositivo deve essere impiantato in altri quattro pazienti con AMD secca, in cui saranno testati la sicurezza e l’efficacia del dispositivo. Questi soggetti saranno seguiti per 3 anni e se il processo produrrà risultati positivi, saranno condotti studi più ampi.