HomeSaluteBiotecnologie e GeneticaNanotecnologia per rilevare agenti patogeni nascosti

Nanotecnologia per rilevare agenti patogeni nascosti

I ricercatori dell’University of Central Florida, hanno sviluppato una nuova tecnica che potrebbe fornire ai medici, uno strumento più veloce e più sensibile, per rilevare gli agenti patogeni associati alle malattie infiammatorie, intestinali, compreso il morbo di Crohn. La nuova tecnica, a base di nanoparticelle, può essere utilizzata anche per rilevare altri microbi che per secoli hanno sfidato gli scienziati perchè si nascondono  in profondità nel tessuto umano e sono in grado di riprogrammare le cellule per eludere il sistema immunitario. Inoltre, i microbi ricompaiono dopo anni, causando gravi problemi di salute, come nel caso della tubercolosi. Attuali metodi per trovare questi microbi nascosti esistono, ma richiedono molto tempo. Gli scienziati hanno sviluppato una tecnica che utilizza nanoparticelle rivestite con marcatori di DNA , specifiche per gli agenti patogeni elusivi. La tecnica è efficace e più accurata rispetto ai metodi attuali e può raccogliere anche piccole quantità di agente patogeno, superando i tradizionali metodi molecolari e microbiologici. Senza compromettere le specificità e le sensibilità, il nanoprodotto ottiene risultati affidabili in poche ore. Il lavoro di ricerca traslazionale è stato pubblicato sulla rivista PL0 ONE. Il team ha creato nanosensori magnetici (hMRS) che possono pescare agenti patogeni che si nascondono all’interno delle cellule del paziente. I sottilissimi hMRS sono composti da un polimero rivestito di nanoparticelle con ossido di ferro e chimicamente modificati per legarsi specificamente ad un marcatore di DNA che è unico per un agente patogeno. Quando hRMS si lega al DNA di un agente patogeno, un segnale di risonanza Magnetica viene rilevato amplificato dalle molecole di acqua che circondano le nanoparticelle. Il ricercatore può leggere il cambiamento su uno schermo di computer portatile o dispositivo elettronico e rilevare se il campione è stato infettato con un particolare patogeno. L’obiettivo della ricerca è offrire ai medici, strumenti semplici ed affidabili per meglio capire la diffusione delle malattie ed ottenere un trattamento più veloce per i pazienti.

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