Uno dei principali problemi nel trattamento del tumore al seno, è identificare la posizione di piccoli tumori e trattarli prima che possano metastatizzare.
Nel tentativo di superare questo problema, i ricercatori del Wake Forest Baptist Medical Center hanno sviluppato una nanoparticella fluorescente in grado di trovare i tumori, che si accende e viene attivata con la luce per generare calore per distruggere le cellule tumorali.
Uno studio in cui queste nanoparticelle – Hybrid Donor-Acceptor Polymer Particles, o H-DAPPs – hanno localizzato con successo e ucciso le cellule di cancro al seno nei topi, è stato pubblicato nell’attuale numero della rivista ACS Applied Materials and Interfaces.
(Vedi anche: Nanoparticelle uccidono le cellule del cancro in modo insolito).
“Un risultato inaspettato è stato quanto efficientemente le nanoparticelle localizzassero i tumori senza alcun agente di target“, ha detto l’autore principale dello studio, Nicole Levi-Polyachenko, Prof.ssa associata di chirurgia plastica e ricostruttiva presso la Wake Forest School of Medicine, parte di Wake Forest Baptist. “Raggiungere livelli sufficientemente elevati di H-DAPP all’interno del tumore per consentirne la visualizzazione, offre un vantaggio per sapere esattamente dove la luce dovrebbe essere applicata per generare calore e uccidere le cellule tumorali”.
Altri ricercatori hanno sviluppato nanoparticelle per rilevare tumori o trasportare farmaci, ma il team di Levi-Polyachenko ha creato polimeri che assorbono fortemente la luce infrarossa e generano calore. Per quanto riguarda la nuova nanoparticella, la ricercatrice ha dichiarato: “È stato emozionante combinare un polimero generante calore con un polimero che emette luce per consentire il rilevamento e il trattamento termico su richiesta, del cancro al seno”.
Gli H-DAPP sono fatti di polimeri elettricamente conduttivi e hanno diametro inferiore a 100 nanometri (0,00000393701 di un pollice). Le loro piccole dimensioni e la loro composizione morbida facilitano il loro passaggio attraverso il flusso sanguigno al tumore.
” E’ necessaria molta più ricerca per garantire che gli H-DAPP possano essere tranquillamente utilizzati negli esseri umani”, ha detto Levi-Polyachenko. “Ma siamo entusiasti di esplorare l’uso di H-DAPPs su altri tipi di cancro e infine sui pazienti”.
Fonte: EurekAlert